"I want to run I want to hide I want to tear down the walls That hold me inside I want to reach out And touch the flame Where the streets have no name
I want to feel sunlight on my face I see the dust cloud disappear Without a trace I want to take shelter from the poison rain Where the streets have no name"
Correte via dalle abitudini e dai vostri limiti, Abbattete i vostri muri... cercate il sole, ovunque sia. Buon anno a tutti.
Ok. Ci provo. Sono calmo... calmissimo. DiamoVi retta per una volta. Vi piace tanto il Federalismo? Ho una fantastica proposta... Federalismo Orizzontale. Niente Nord o Sud o Centro. Massima libertà... in fondo vi piace questa parola no? Io scelgo io chi mi amministra e voi scegliete chi amministra voi. IN ORIZZONTALE. Ongi cittadino italiano da catania a merano decide da che parte stare. Io pago le tasse per la mia amministrazione e voi per la vostra. Io scelgo chi guida la mia scuola, la mia assistenza, chi è il mio ministro dello sviluppo, per il lavoro. Voi per il vostro. Conviventi nello stesso paese, che male c'è? Tanto siamo già abituati alle classi sociali, al razzismo dilagante, alla ghettizzazione. Ci sono già tanti mondi in uno. Quando poi... dopo qualche anno di reciproca e SCELTA amministrazione ci incontreremo in strada leggeremo nei rispettivi occhi ognuno come sta, come vive, come spera, come sogna. Non vi preannuncio come sarà cavarvela da soli. Lo vedrete... sarà una sorpresa.
E' vero... ha tolto tanto alla scrittura e alla voglia di scrivere sul blog... ma a volte ha tirato fuori altre cose. Perchè comunicare è comunicare. Importa poco come... Accanto il riassunto del riassunto... di un anno di pensieri. (clicca per ingrandire)
E' come se pezzi di vita fossero scritti qua e là... in una canzone che hai sentito 800mila volte e forse mai ascoltata... e stasera è perfetta per dire ciò che senti...
"A three-cherd symphony crashes into spaceThe moon is hanging up side downI don't know why it is i'm still on the caseIt's a ravenous townAnd you still refus to be tracedSeem to me such a wasteAnd every victory has a taste that's bittersweetAnd it's your face I'm looking forOn every street"
"L'amore vero viene una volta sola Ha un passo particolare sia per strada che tra le lenzuola E uno sguardo attento che nulla ti possa fare male Non ha un documento ma solo un fluido eccezionale L'amore vero ha un congegno misterioso Entra in funzione all'improvviso tracciando un fulmine nel sospeso É un'endovena di energia è una reazione nucleare É un miscuglio di follia dolcemente animale
E tu che hai quegli occhi tipici di chi l'ha conosciuto bene E i polsi stretti da due invisibili catene Vorresti credere che possa capitare ancora Quel sentimento che non sia solo di un'ora E tu che hai gli occhi che non ridono da tempo É una galera questo mini appartamento Troppo silenzio urla forte e dà dolore Il tempo passa e si indebolisce il cuore
L'amore vero quando lo trovi tienitelo stretto Non fargli mancare niente coltiva una rosa per ogni difetto Fallo crescere in buona terra e che l'acqua sia in abbondanza Dagli un cuscino di sicurezza e una coperta di speranza
L'amore vero dà quel passo così sicuro E nuove cellule alla giovinezza e all'improvviso ti senti nuovo E non conosce orari e non conosce distanze ma soffia un vento Gentile che disperde le ansie
E tu che hai quegli occhi tipici di chi non sa più cosa fare E i nervi tesi da un'attesa di paure vorresti credere Che possa ritornare ancora quel sentimento Che non sia solo di un'ora
E tu che vivi senza sogni ormai da tempo L'anima stretta in questo mini appartamento Troppe incertezze e qualche cosa che non muore Ma il tempo passa e s'inaridisce il cuore
L'amore vero viene una volta sola Rimette tutto in discussione ogni tuo passo ogni parola E interroghi un amico e chiedi ad un dottore Se sa perché finisce l'amore vero
Ci sono dei momenti in cui perdersi è necessario. Devi cercare una strada, un posto, una situazione a te aliena. In cui non sai chi sei, in cui non sai cosa fare... in cui nessuno,nemmeno tu, sa cosa aspettarsi da te.
E lì che scopri che suono ha la tua voce, che odore ha la tua pelle e che luce hanno i tuoi occhi.
Ci sono dei momenti poi,in cui si alza il vento... in cui senti il rumore delle foglie e qualcosa ti diceche è ora di tornare. Che c'è abbastanza luce nuova dentro di te da poter tornare senza spegnersi di nuovo senza perdersi di nuovo.
E' la strada che porta a casaquella più strana, anche se non la conosci...la senti e vai piano. Senza fretta, mettendo un passo dopo l'altro come note di un pianoforte.
C'ho un po ' freddo, ma mi viene da sorridere... io lo so che sto tornando... e tanto basta. Play.
Venerdì al lavoro... ho avuto un attacco di ispirazione... ho riempito la mia lavagna di citazioni sparse di film che mi sono piaciuti... o che sono parte di me. Mi sono fermato che non c'era più spazio... ma quanti ne ho dimenticati? quanti sono fra le pieghe della mia memoria pieni di emozioni sopite? Intanto vediamo quanti ne indovinate... Finora al lavoro il più bravo ne ha indovinati 5 e mezzo... (cliccate sull'immagine per ingrandirla...) (con google non vale... provate prima da soli...)
C'è un tempo in cui è ora di partire, di salire su un aereo verso un posto assai lontano... c'è da addormentarsi e sognare...per poi svegliarsi e finire nel sogno di chi il suo lo sta realizzando. Ci sono voci troppo alte, valigie trascinate, case occupate e tende montate. C'è un cucciolo che morde ed uno che sorride. C'è chi alla veneranda età ha vinto la paura di volare, ma non ti da soddisfazione... C'è un giro a luci rosse, c'è un gruppo che si muove, c'è musica e calore,c'è mille Jägermeister e canali a zig e zag. C'è una festa un po' speciale, c'è terra sotto i piedi.
E poi tanto ancora... tutto come in una sola immagine... ci sono amiche ad un mulino, fate addormentate, sommergibili in pensione, spilungoni addormentati... ci son tre scemi in equilibrio, il bacio dell'amore, il fato del bouquet, un "lui" addormentato anche se sta abbracciato... c'è una birra in santa pace, ci sta il gioco dell'ammore (gaio), c'è da pescere a gogò, c'è risate dalla pancia... cerchi in amicizia, bolle di pensieri, testoline un po' piegate, ufo che volano e bimbi che li guardano....
Ci sono nuovi amici, pezzi di cuore lasciati in brodo di giuggiole, ricordi indelebilie fette di emozione. C'è una festa come dovrebbero essere tutte le feste. E come dice Bugs Bunny:That's all folks...
"Ecco, questo è il rumore dell'orologio dentro. Questo misura un tempo che non va dritto, ma avanti e indietro, fa curve e tornanti, si arrotola, inventa, rimette in scena. È un tempo che non puoi misurare né coi cronometri né col più sofisticato astromacchinario. È il tempo tuo, misura la tua vita che è unica..."
E nel mio tempo ho deciso di usarlo questo orologio di dentro, questo orobilogio, vado a avanti e indietro tra curve reali e virtuali, tra paure fatte a gomiti di tempo e seguo la linea dei miei limiti, perchè è da essi che posso imparare. Supero confini, convinzioni, preconcetti e stereotipi su me stesso... e lì da qualche parte in mezzo, ai boschi, ai monti, agli odori che sento attraverso il casco, tra il rumore del bicilindrico e la strada che scorre sotto di me lo sentirò poi alla fine chi sono, cosa sono, e cosa posso diventare.
"Niente è complicato se ci cammini dentro. Il bosco visto dall'alto è una macchia impenetrabile, ma tu puoi conoscerlo albero per albero. La testa di un uomo è incomprensibile, finchè non ti fermi ad ascoltarlo"
Io, seriamente, non credo che ci sia stupidità in questo nostro paese... Credo che ci sia la pigrizia di non voler capire le cose come stanno, il disinteresse per tutto ciò che già non si conosce, la mancanza di rispetto per chi è diverso e la voglia di avere senza meritare. Te pare niente... forse era meglio un paese di stupidi.
Sti cazzi di americani... c'hanno una procedura operativa per tutto... dice che so stati sulla luna, costruiscono caccia bombardieri che portano mille bombe, intercettano le comunicazioni di mezzo mondo e poi non riescono a chiudere un buco che hanno fatto sotto al mare? Io non li capisco gli americani...
Assioma: dato un determinato carattere e determinate posizioni, tutto ciò che crea contrasto col mondo esterno dev'essere smussato. Postulato: la conformazione modello Pongo a tutto ciò che si incontra nella vita, aiuta a confermare l'assioma e permette di vivere in maniera serena e armoniosa con il mondo intero e con i suoi abitanti. Dimostrazione: dopo attente e ripetute applicazioni... tentativi e meravigliosi voli pindarici tesi a produrre un risultato stabile è emerso... che assioma e postulato sono una stronzata. Conclusione: che gli assiomi e i postulati e le teorie sociali vadano a farsi fottere. Io adoro i miei spigoli e sono la cosa che più mi contraddistingue. Che la mia smania di controllo ed adattabilità vada a farsi fottere (di nuovo? sì di nuovo). Diceva Cirano: "Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato... ...le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali; tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti. Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco, io non perdono, non perdono e tocco!"
Mi affaccio un po' fuori al balcone prima di andare a dormire. Le nuvole stanno andando a nanna anche loro e mi ritrovo con la testa all'insù a fissare un paio di stelle che fanno capolino in questa fresca serata. Anche se qui in città non fanno lo stesso effetto dello schiacciante tappeto che si vede al mare in una notte d'estate... bè mi sento piccolo lo stesso. La mia vita mi sembra trasparente ora come lo era vent'anni fa, quando ancora cercavo me stesso e preso dalla folle certezza di seguire la mia strada, quella strada pensavo ci fosse davvero. Sentirsi persi... è una strana sensazione. Certo allora credevo fosse solo per non aver marchiato a fuoco la propria anima con le vicende di una vita vissuta. Inesperienza, paura e smania di emozioni. Un incrollabile fiducia nei disegni del destino mi ha sempre aiutato... non importa quanto corta fosse la mia visuale momentanea... ci sarebbe sempre stata un curva, una prospettiva, uno scorcio di mondo nuovo, selvaggio e coinvolgente ad aspettarmi. Fa freddo stasera come allora, mi sento piccolo e trasparente come tanti anni fa. Ma a differenza di quei tempi non so se sono ancora incrollabilmente fiducioso. Cos'ho imparato? Cosa sono riuscito a costruire? Cos'è in grado ancora, di emozionarmi? Parole come folate di vento freddo che spazzano questo cielo stellato. Guardo le mie mani, poi i puntini luminosi sopra di me e penso che, sì... vorrei affondarci le mani dentro e riuscire a sentire ancora i brividi... i brividi di una vita che ti mostri lati nuovi di te stesso, i brividi di una vita che ti rivolti da dentro.... come una cesta di giocattoli, una vita che ti avvolga e stravolga e ti faccia sentire il caldo e il solletico di una strana magia.
Non c'è molto che posso fare stasera, se non lanciare fili fragili e sottili di speranza verso ognuna delle stelle che vedo. Posso solo legare ad ognuna di esse frammenti di quei sogni che mi hanno sempre tenuto vivo e sperare... sperare di rimanere ancorato ad essi... perchè è solo di stelle e sogni che sono fatto.
Sono stanco ed è ora di andare a dormire... anche se non ne ho tanta voglia. Vorrei riuscire a riposare sul serio... e sognare... sognare qualcosa di bello.
E che io non me li ricordo mai i sogni che faccio. Mi sembrano fatti di cubetti di ghiaccio. Li metto in tasca convinto di trovarli al mattino. Ma quando mi sveglio... di loro, nessuna traccia. Bk
Sono al Sagrantino Day... la cornice della Costiera mi distrae spesso... lo sguardo corre fuori ogni pochi secondi, come in attesa di qualcosa... e poi passano loro... la nave e quell'astro così basso... che le parole e la musica arrivano da soli...
"E in questa notte elettrica e veloce in questa croce di novecento il futuro è una palla di cannone accesa e noi lo stiamo quasi raggiungendo"...
Mi perdo nel riflesso arancio delle nuvole, nel blu del mare, nel rosso del nostro sole, nella sagoma spettrale della nave... e la musica prende il sopravvento anche se la sento solo io...
"Guarda i muscoli del capitano tutti di plastica e di metano guardalo nella notte che viene quanto sangue nelle vene..."
E' tutto ciò che siamo dentro che parla di noi... è tutto ciò che siamo fuori che parla degli altri... "Il capitano non tiene mai paura dritto sul cassero fuma la pipa in questa alba fresca e scura che assomiglia un po' alla vita"
Fumarci sopra in questa notte strana, ti toglie e ti regala brandelli di vita...
"E poi il capitano se vuole si leva l'ancora dai pantaloni e la getta nelle onde e chiama forte quando vuole qualcosa, qualcuno c'è sempre uno che gli risponde"
Prendi la vita a morsi, prima che Lei prenda te senza neanche saggiarti...
"Ma capitano non te lo volevo dire ma c'è in mezzo al mare una donna bianca così enorme nella luce delle stelle così bella che di guardarla uno non si stanca"
In fondo tra puzza di gasolio, urla, fatica e sudore, in fondo a questa maschera di granito è solo di luce che abbiamo bisogno. Di polvere e di luce di stelle, due occhi che non ti guardano ma ti vedono...
"Questa nave fà duemila nodi in mezzo ai ghiacci tropicali ed ha un motore di un milione di cavalli che al posto degli zoccoli hanno le ali"
Perchè di cavalcare Pegaso tutti avremmo bisogno una volta o due...
"La nave è fulmine, torpedine, miccia scintillante bellezza, fosforo e fantasia molecole d'acciaio, pistone, rabbia, guerra, lampo e poesia"
Perchè è così che mi sento dentro... "E in questa notte elettrica e veloce in questa croce di novecento il futuro è una palla di cannone accesa e noi lo stiamo quasi raggiungendo"
Ma riuscirò ad aprire gli occhi a questa velocità???
Il capitano dice al mozzo di bordo signor mozzo io non vedo niente c'è solo un po' di nebbia che annuncia il sole andiamo avanti tranquillamente"
Perchè è così che si fa. Oltre la nebbia potrebbe esserci un iceberg... Ma anche pennellate di luce e sole, carezze di calore... per sciogliere il freddo da fuori a dentro... e poi come per magia... da dentro a fuori.
Grazie ad Elenù che l'ha pubblicata su faccialibro... E' una figata pazzesca... Alla fantasia e all'espressione non ci sono limiti... tecnologia e poesia a braccetto. Divertitevi e giocate col mouse... perchè di giocare... c'è sempre bisogno:
E' un mondo diviso a metà... e di solito preferisco la parte riflessa. Forme più sfocate, colori più carichi, tutto tratteggiato come in quadro. C'è ma non ci puoi andare... provi ad avvicinarti, ma tutto sfuma. Provi a toccare, ma tutto si increspa. Ciò che è... e ciò che mi sembra. Riflessi continui, cercati e mirati. Angolazioni sempre nuove, ma sempre riflessi. Aldilà della luce, del quadro, del calore. 10 metri indietro "ad ammirare questa luna metallo e quando suonano le sirene ci sembra quasi che canti il gallo"... Le punte dei piedi sull'orlo del riflesso... un passo indietro e mai uno avanti, giri attorno e cerchi nuove istantanee, pennellate, luccichii. C'è solo una cosa da fare...
Ritrovarsi sui libri a studiare: 25 kg di stress... accorgersi di quanto tempo si aveva allora: 33 kg di nostalgia... ricordare che non si finisce mai di imparare: 467 bolle di riflessione... riaffrontare e passare un esame dopo 10 anni di ruggine... non ha prezzo! Ah... dimenticavo: du samedi, je suis un sommelier.
L'ho capito dal numero dei commenti al post precedente che parlare di politica non vi piace... Ma fa nulla... Condivido questo articolo di Michele Serra, perchè ne vale la pena. Perchè di smettere di parlare di quello che sta succedendo non bisognerebbe farlo. E perchè insieme a Michele Serra e a Cuore ci sono cresciuto. Spero che non me ne voglia Michele per la riproduzione non autorizzata... in qualsiasi caso sono a disposizione!
Pensavo che il "terzo tempo" esistesse solo nelle partite che si immaginava Frengo dopo essersi fumato l'impossibile in compagnia di Virus... Ma evidentemente la realtà supera la fantasia... Il VOSTRO Governo (perchè MIO non è) dopo essersi fumato in compagnia di Virus tutte le pagine della Costituzione... decide di introdurre un tempo supplementare in cui presentare la documentazione per le candidature alle regionali. IL TERZO TEMPO. Mooooooooooooooooooooo avrebbe detto Frengo.... mooooooooooooooooooooooooo Mi riprendo dallo shock e capisco però, illuminato da un faro sulla complanare..., che esiste una possibilità per tutti! Un Terzo Tempo per ognuno di noi...
- Ragazzi che andate a scuola... quando il prof dopo due ore di compito dice che è ora di consegnare... ricordategli che c'è il terzo tempo... prof... c'è ancora tempo... - Se la vostra squadra del cuore perde... dite all'arbitro (sotto minaccia di mazz't...) che c'è ancora il terzo tempo... c'è ancora tempo... - Se pensate di essere in ritardo al lavoro... non è mai troppo tardi ... ditelo al datore di lavoro... c'è ancora tempo... - Se vi siete scordati di presentare la documentazione per quel posto in quel concorso... fate ricorso... c'è ancora tempo... - Se state andando a votare e le urne sono chiuse da una settimana... bussate forte... vi devono aprire! C'è ancora tempo... - Se voglio giocare al superenalotto ed è domenica ed io voglio giocare per l'estrazione del sabato... fatemelo fare... c'è ancora tempo... (il fatto che io conosca i numeri usciti... mica è imbrogliare... è solo "una norma interpretativa")...
Infine... - Se qualcuno che ancora crede alle favole e non ha capito chi è il caso mi mandare a f....lo non preoccupatevi... C'E' ANCORA TEMPO.
ps: siamo in fascia protetta e ricordo a tutti che f...lo è solo l'abbreviazione di fareciòchenelmondoc'èdipiùbello...
Ve lo dico ora e poi voi ricordatevelo. Perchè le cose si tende a dimenticarle. Era il 1993 ed una campagna pubblicitaria a tappeto anonima e apparentemente nata e morta lì, tappezzava l'Italia con manifesti di bambini che inneggiavano l'Italia (di pallone? dei lavoratori? dei giovani? dei conservatori?) a tenere duro ed ad essere orgogliosi: Fozza Italia. Giusto il tempo di vedere come suonava quello slogan... e pochi mesi dopo nasceva un partito. Com'è andata a finire lo sapete. Qualche anno fa un Principino tornato dall'esilio tappezza i giornali con un messaggio ai giovani italiani: scrivetemi e raccontatemi tutto del mio paese e di quello che volete dal futuro. Ingresso soft. (Coinvolgiamo i giovani idealisti). Poi passa ad una passione indiscussa degli italiani: il pallone. Da Fazio a Quelli che il calcio. Anch'io sono come voi e amo 'o pallone. Forse mi compro il Napoli. (Sono uno di voi). Poi passa alle famiglie e alle signore casalinghe: Ballando con le stelle. Sono bello, elegante e spiritoso: vinco e ammalio (Mamme fidatevi, potrei essere vostro genero). Infine (per ora) Sanremo. Prendo quello che faceva i pacchi e che fa i Raccomandati, il Pupotto per eccellenza, gli faccio scrivere una musica, ci metto due parole retoriche su come è stata dura vivere in Svizzera da miliardario lontano dall'Italia (ma non mi paragono a voi che avete sofferto assai ma non per colpa mia...), mi compro uno stock di 300000 sms da mandare (si fa gente, si fa) e arrivo secondo (meglio non esporsi troppo). Sono tra il nazional popolare (Pupo) e il raffinato (il tenore)... COME POTETE NON AMARMI??
Mi ero domandato per tanto tempo cosa sarebbe successo quando Silvio un giorno lascerà. Chi seguirà le sue orme politiche? Chi imbottirà gli italiani di cazzate? Ora non ho più dubbi. Non piangete un giorno: io ve lo avevo detto.
Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ma che palle!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Mi annoio da soloooooooooooooooooooooooooo... Come sono diventato pesanteeeeeeeeeeeeeee... Ma che roba scrivo???????????????????????? Sensibile quanto vuoi tu... ma na palla noooooooooo!
Tutto quello che era possibile sbagliare l'ho sbagliato. Non c'è molto da dire. Stavo per andarmene a letto, ma facendo zapping becco per caso un film che avrei voluto vedere da un po'... solo 5 minuti mi dico. Ma la storia mi entra dentro... ne vorrei uscire, vorrei spegnere, cambiare canale, o almeno smettere di pensare... ma come si fa? Quando l'onda emotiva di parole e storie raccontate ti travolge... tutto rotola dentro come tessere di un mosaico messo in piedi. Tu lo sai come va a finire e che ripensare a tutto non è che ti faccia stare meglio... ma come si ferma?
Ripenso alle mie scelte, a quelle vecchie, a quelle recenti, alle parole che non ho detto, a quelle che avrei voluto dire e a quelle che era meglio che mi stavo zitto... tutto sbagliato al momento sbagliato.
Sono cambiate le mie mani e il mio modo di toccare e cercare, sono cambiati i miei occhi e vedo tutto diverso, vorrei ri-avere quelle ali che mi permettevano di volare sopra a tutto quello che non mi piaceva... che mi permettevano di illudermi che da lassù tutto fosse diverso, che avrei riconosciuto tutte le cose che di luce vivevano e dalla luce nascevano. Ma ora sono a terra e di quelle ali e di quella luce c'è solo un vago ricordo. Mi sono incantato da qualche parte a cercare di capire il senso delle cose e tutto è cambiato. Credo di avere sbagliato tutto quello che era possibile sbagliare. Credo che basti no? Qualcosa avrai imparato...
Ancora su un treno... sopra e sotto. Ora vado alla velocità di una freccia, 20 anni fa ci andavo al ritmo di un caffè... Cambiano i tempi, gli orari, la gente attorno. Ma il paesaggio fuori e dentro me, riflesso nel vetro o attraverso esso... sembra non cambiare mai. Immagini veloci in cui sembra di scorgere qualcosa, un barlume di verità, di te stesso, il contorno di un sogno. Quando viaggio mi fermo. Mi sospendo... mi nutro di pensieri, non di paranoie. Leggo e sento musica, osservo la gente. Parlo, faccio amicizia. Rileggo e sento musica. Sorrido e giro lo sguardo. Non mi serve nulla. Non ho paura di nulla. Mi sento leggero. Se fossi qui... su questo treno... chiunque tu sia e qualunque siano le cose che non ci siamo detti... bè ora alzerei lo sguardo e ti parlerei. Perchè tempo non ce n'è. E diamine forse mi staresti pure a sentire. E riuscirei a farmi capire. A 300 km all'ora... in una bolla d'aria, di tempo e di spazio... forse si riuscirebbe a "sentirsi"... Ma poi il treno arriva, la vita entra ovunque, si riappropria del tempo, delle distanze, dei silenzi e dei muri. E tu ti ritrovi a camminare con la vaga sensazione di aver lasciato qualcosa sul quel treno... qualcosa...
Mollato ancora una volta sull'isola sperduta... Non gliene frega molto di essere trovato... Ma perchè bruciare il rum? Ste donne... Perchè il rum?!?!? E' inutile... la vita è fatta di priorità... e ognuno E' le sue priorità. Imparare da Jack Sparrow e riconoscere le proprie priorità... come un vero pirata. E come un vero pirata... ecco a voi questa ballata! Buon inizio settimana gente...
Play. Mmm... sono tornato a scrivere di sera. Sono tornato a dormire poco. Mica bello. Dovevo uscire, pizza e poi ballare... ma stasera proprio non mi va. Resto un po' da solo, mi preparo un thé e mi metto davanti alla tv. Mi piace stare sul mio divano a gambe incrociate, la tazza fumante in mano, la luce morbida della lampada che colora di caldo la stanza. Manca qualcosa come al solito... ma cerco di non dargli troppo retta facendo volare il telecomando da un film all'altro, da una storia all'altra, da un pensiero all'altro... da una sensazione di vuoto all'altra. Eccallà... mica sparisce. Scorrono le scene dei film... vite immaginarie che richiamano vite vere. Frasi dette o solo inventate. Gente che si incontra, si scontra, si trova. Vuoti che si riempiono, vite che si illuminano, mestieri che completano.
Io vivo dall'altra parte della video. Sto sul divano con la mia tazza in mano. Le gambe incrociate e il respiro corto. Il vuoto è palese ed emette folate sottozero. Immagino una coperta termica che scaldi il gelo che viene da dentro e che eviti l'assideramento come in operazione di soccorso in Antartide e... faccio proprio un buon lavoro... respiri corti, coperta termica e pensiero mai nello stesso posto... in fondo è facile.
Vuoto a rendere? Che c'era dentro? Dove si restuisce? Dove si riempie di nuovo? C'era qualcosa di forte? Di dolce? Di caldo? Di nutriente? Che c'era dentro? Che altro potrebbe andarci? Che altro mi serve?
Dovrei ricordare o immaginare o sperare... ma diamine stasera non mi viene nessuna di tutte e tre le cose. Vorrei solo che la vita mi venisse addosso come un treno e mi prendesse in pieno per come sono, per quello che posso dare e per quello che posso ancora creare, inventare, scoprire. Vorrei che mi prendesse in pieno perchè io proprio non so più da dove ricominciare, da dove riprendere calore, da dove riempire tutti vuoti, da dove sentirmi di nuovo speciale.
Altro che riempire i vuoti... qua c'è solo un vuoto a perdere.
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a no taitol uan
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