domenica, giugno 29, 2008

Camminando per il lungomare











Quando c'ho bisogno di pensare un pò
me ne vado al lungomare.
Normalmente ci arrivo per correre,
per scaricare le tensioni e cercare
di mantenere un minimo di fiato e forma!

Stavolta è diverso... è venerdì, porto la mia
macchinetta fotografica e cerco di fare quello
che vorrei fare ogni volta che vengo a correre...
immortalare la città mentre il sole va a dormire.











Cammino, respiro l'aria di mare e penso:
a me, a quest'ultimo anno, alle persone che ho
perso e quelle che ho trovato.
A questa città, a quello che mi ha dato e a
quello che mi ha tolto.

Scatto, osservo, cerco di cogliere particolari,
non so se di questo borgo marinaro o di me stesso...
ma forse alla fine le cose un pò si fondono
e mi rendo conto che questo posto lo odio e lo amo
come me stesso, i miei entusiasmi e le mie paure.














Torno verso casa, c'è un semaforo rosso e mi fermo...
peccato sia a piedi e non sia quello pedonale...
ma mi fermo lo fotografo e penso sia così che sento
la mia vita. Ferma ad un semaforo.

Hai presente quando sei in macchina, fermo al rosso,
la radio accesa, lo sguardo perso nel nulla e nei
tuoi pensieri? Non lo sai quanto tempo passa e cosa
ti stai perdendo...
Ed anche se fossi attento e concentrato su quel benedetto
semaforo non lo sai se il verde scatterà perchè
lo decidi tu, perchè quello dietro suona o se devi
solo portare pazienza.










Arrivo in una Piazza Plebiscito blindata per Napolitano e
mi fanno passare accanto al colonnato della chiesa di S.Francesco.
Le luci la illuminano e penso che nonostante le sue ombre questa
città, e la mia vita, hanno degli angoli meravigliosi.

Torno a casa, ormai è tardi.
Eppure stasera la sensazione di aver perso tempo non ce l'ho.
Deciso... mi coccolo un pò, passo da Aladino e mi sparo un
bel Kebab (si può dire anche Kebap lo sapevate? me lo hanno insegnato...)
Non inizia male questo fine settimana...
venerdì, giugno 27, 2008

Fresella day










Arriva quando meno te lo aspetti.
Quando Mimmomo parte è così.
E' Fresella Day.

Abbiamo la mensa, ma la tentazione
dell'organizzazione fai da te, per Mimmo
è irresistibile: quanti siamo? 10, 12 o 15 persone?
Non c'è problema! Anzi la sua mente matematica
comincia a lavorare: 2,4kg di pomodorini, 10 scatolette
si tonno, 2 di mais, 1 cipolla, le foglioline di basilico,
due scatole di olive verdi, le alici, le melanzane sott'olio,
acqua, cocacola... non dimentica nulla!










Prepara lo schemino sul foglio excel e prende le ordinazioni...
Porta la ciotola per "spugnare" le freselle...
piatti, tovaglioli, forchette, olio, sale, origano.
Da quando sto in stanza con Mimmo mi sembra di lavorare nel catering!

La cosa bella è che si illumina mentre è in attività!
E' tropp bell...
Mimmomo se non ci fossi bisognerebbe inventarti!
Vi lascio la foto ricordo con Rosario (alias Dr Capuozzo),
Mimmo (alias Mimmomo di Ubuntu) e Bruno (alias Bruko).










Alla prossima per le altre varianti : mozzarella day,
porte aperte a chi tosta, panuozzo day, pasta al forno day...

mercoledì, giugno 25, 2008

Assessment 2 - Il ritorno














Sono tornati.
Gli strizzac
ervelli aziendali.
Ricordate?

Stavolta solo per comunicare i risultati dell'assessment.
Squillino le trombe...

rullino i tamburi...


Secondo loro:
"Dotato di un forte spiritivo d'iniziativa.
Tende a proporsi per soluzioni nuove ed originali.

Cerca di acquisire la leadership.
Affronta con impe
to ed energia ogni nuovo lavoro,
ma a volte ha la tendenza a strafare e disperdere energie.

Tende a coinvolgere gli
altri, ma deve moderare impazienza
e migliorare la comunicazione tra pari grado.

Ha bisogno di conferme per ripartire con nuove energie.
Ottime potenzialità"

"Lei che ne pensa? Si ritrova?"

Risposta pensata: "Certo! sono un ariete!!"

Risposta detta: "Si... è il mio carattere... apperò come ci prendete..."

La prossima volta fate copia ed incolla da oroscopo.alice.it









Energico, focoso, esuberante, impulsivo, è dotato di gagliardo erotismo e straordinaria carica vitale, che si traduce a volte in prepotenza, tendenza a dominare. Individualista e ambizioso, ha il pregio della schiettezza, della sincerità.

In amore va alla conquista, come in guerra: lancia in resta.
Ma è anche capace di premure, riguardi, continue manifestazioni di affettuosità, nella fase del corteggiamento. Della vita a due, rifiuta la ripetitività, la placida serenità che anestetizza la tensione emotiva. Può allora rivolgere gli ardori sopiti, verso altri, stimolanti bersagli. Se si sente poco valutato, o tradito, tronca di netto il rapporto, d'amore, o di amicizia che sia: è fiducioso in un futuro migliore.

Nel lavoro ci mette anima e corpo, spirito d'iniziativa. Come dipendente, più consensi e lodi riceve, più dà. Ma il ruolo che gli è congeniale, è quello del capo, se addomestica nell'autodisciplina, l'impazienza. In proprio, gli fa forse difetto la capacità di programmare sulla lunga distanza. Non è un amministratore oculato del denaro...

Nel tempo libero non poltrisce, pratica molto sport, con spirito competitivo. Ama le auto potenti e la velocità.

lunedì, giugno 23, 2008

Novecento











Cinquanta pagine.
E lo stile inconfondibile di Baricco.

"Novecento smise di suonare. Era un ragazzino
di poche parole e di grande capacità di
apprendimento. Guardò con dolcezza il comandante
e disse: 'In culo il regolamento'."

"Sapeva ascoltare. E sapeva leggere. Non i libri,
quelli son buoni tutti, sapeva leggere la gente.
I segni che la gente si porta addosso: posti, rumori,
odori, la loro terra, la loro storia...
Tutta scritta, addosso."

"Non è quello che vidi che mi fermò
E' quel che non vidi...
C'era tutto.
Ma non c'era una fine...
Se quella tastiera è infinita allora
Su quella tastiera non c'è musica che
puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino
sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio.
Cristo ma la vedevi le strade?
Anche solo le strade, ce n'era migliaia, come
fate voi laggiù a sceglierne una.
A scegliere una donna.
Una casa, una terra che sia la vostra,
un paesaggio da guardare, un modo di morire.
Tutto quel mondo.
Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce.
E quanto ce n'è.
Non avete paura, voi, di finire in mille pezzi
solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla?
E viverla...
Io sono nato su questa nave. E qui il mondo passava,
ma a duemila persone per volta. E di desideri ce ne
erano anche qui, ma non più di quelli che ci
potevano stare tra una prua e una poppa.
Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era
infinita.
Io ho imparato così. La terra, quella è una nave troppo
grande per me. E' un viaggio troppo lungo.
E' una donna troppo bella. E' un profumo troppo forte.
E' una musica che non so suonare. Perdonatemi.
Ma io non scenderò. Lasciatemi tornare indietro.
Per favore."


Sono sulla spiaggia, chiudo il libro.
Non so se piangere o ridere.
La musica dell'mp3 continua ad isolarmi
da quello che ho attorno.
Giro la testa e vedo un sacco di gente
che non conosco... è pomeriggio e non
sono tante; eppure io non so chi sono.
Ho miliardi di possibilità davanti a me,
forse troppe per conoscere qualcuno che
ti apra il cuore ed il cervello assieme.

Non so se ho paura, come Novecento,
o se solo ci si renda conto di quanto
poco tu possa fare sparando la tua anima
nel mucchio. O semplicemente andando
avanti per la tua strada cercando un contatto,
uno sguardo, un odore.

Smetto di pensare, perchè a pensare c'è
da diventar matti. Non ho una nave sulla
quale restare, non ce l'ho una CASA.
Continuo a vivere e fare quello che so
far meglio: parlare, osservare, sfottere, ridere,
scrivere e vivere di emozioni.
Sperando di trovarla una strada.
Com'era? Seconda stella a destra...

venerdì, giugno 20, 2008

Il padrone di casa e i suoi biglietti - parte quarta -











Ho capito che la pianta non va bene come
posacenere...
ma manco il suo italiano va tanto bene...

mercoledì, giugno 18, 2008

Italia Francia 2-0









Non so voi...
ma io ieri ho visto giocare i Campioni del Mondo.

Ho visto Buffon volare nel cielo infinito ed ancora più su (Santo subito!)
Ho visto De Rossi fare finalmente Capitan Futuro (come lo chiamano a Roma)
Ho visto Toni mangiarsi tanti di quei goal ma procurarsi il rigore (però la prox volta un panino con la mortadella il pomeriggio)
Ho visto Cassano che, come diceva Fascetti, è cambiato... e dirige l'orchestra dei passaggi senza Cassanate.
Ho visto Panucci rischiare di diventare capocannoniere assoluto degli azzurri

Ho visto Sarkozy esaultare in silenzio per la vittoria dell'Italia...
Se ci avessero eliminati Carla non gliela dava per un anno...
al tifo ha prevalso la ragion di stato...

lunedì, giugno 16, 2008

Stanno ancora le stelle










Sabato sera sono rientrato in possesso di
casa, risistemato tutto, finalmente pulito.
Dopo aver cazzeggiato un pò con gli amici
ed esserci rilassati dopo la baraonda...
finalmente si va a letto.

Sono a pezzi, e finalmente ridormo nel mio
mitico lettone (ndb: come facevo a dormire in quello
piccolo a casa dei miei??).

Spengo la luce e cerco di rilassarmi, quando un
attimo di panico mi assale...
le mie stelle!!
Mica me le hanno ripittate le mie stelle!!
Prego l'inefficienza dei pittori...
e il loro "arronzare" (ndb: verbo che indica il fare
le cose male e di fretta), in fondo il soffitto
era già lindo...

Trattengo il respiro e lascio che il buio invada
la stanza e mi occhi vi si abituino...
quando eccole comparire una ad una...!
Ora... non so se sono tutte e se di lato qualcuna sia
caduta in battaglia, ma il grosso della mia via lattea
è ancora lì intatto e sbrilluccicante!

Un pò mi commuovo... (ndb: si si sfottete pure...)
prima o poi si scaricheranno le mie stelle luminose
azzeccate al soffitto, ma per ora sono ancora lì.

Ricordo quando la scorsa estate la paura, la delusione
e lo smarrimento rischiavano di schiacciarmi e il bisogno
di respirare, di liberarmi e di tornare a sognare me lo hanno
fatto cancellare il mio soffitto...
trapuntato da uno sciame di stelle luminose...

Niente più soffitto,
niente più confini,
niente più limiti,
solo io, il mio respiro, la mia testolina
e la mia fantasia.

E' passato quasi un anno.
Ma loro sono ancora lì
a ricordarmi lo spirito giusto.
Stanno ancora le stelle.

sabato, giugno 14, 2008

Il mondo è bello perchè è avariato

Lo diceva sempre un vecchio amico.
Il mondo è bello perchè è avariato.
Piccola versione alternativa del
famoso detto...

Si sa no che uno a casa sua,
mica è libero di far entrare chi vuole, no?
E' normale che il proprietario senza avvisare
entra con un tecnico a casa tua mentre tu sei al lavoro.

E che decidono che è il caso di chiudere
delle crepe nei muri.
Stessa sorte per casa di Mariolone, Adele e del Dr.
Piccolo particolare: si è scordato di dirmelo...
ma cosa vuoi che sia!

Versione ufficiale quando lo chiamo:
"Bruno è una sciocchezza...
basta che levi le cose sui muri...
giusto una stuccatina..."
In mattinata finiamo...

Ok vado al lavoro...
un pò preoccupato e quando torno la sera...
Signori e signori parte delle mie cose
nell'atrio: et voilà!












... l'ingresso di casa:














Tutto pronto non c'è che dire...










...che dite me la posso fare una doccia?













il letto pronto per la notte...











Scusa Adele ma hanno finito?
....
Ehm...
No devono ancora pittare...
E quando lo fanno?
...
Ehm...
Hanno detto domani...
...
Domani?????????????

Naturalmente sfrattato di casa senza preavviso,
senza un posto dove dormire,
senza un ricambio,
senza potermi lavare...

Indovinate quante telefonate mi ha
fatto il proprietario per avvisarmi
di questo piccolo particolare???

Avete vinto... zero.

Meno male che c'è quell'angelo di
Vany che mi ha dato asilo politico
a casa sua per due gg.

Oggi finalmente mi sono riappropriato di casa mia...
e il soggettone si è anche presentato tutto
sorridente:
"Venuta bella la casa, eh?"
"Le cose fatte di fretta sono sempre
quelle che escono meglio"...

Il mondo è bello perchè è avariato.


PS: però ora la mia casetta è meravigliosamente
pulita... ed ordinata... :-D
non tutti i cuochi vengono per cuocere...
(mmm mi sa che non era proprio così il detto...)
non tutte le rompipalle vengono per suocere...
(mmm mi sa neanche così...)
eccolo!... non tutti i mali vengono per nuocere!
(mi piacevano più gli altri...)




...
giovedì, giugno 12, 2008

Fragole e rum











Stasera vi faccio un regalo...
Vi regalo musica nuova.
Vi regalo passione e jazz.

Vi regalo capelli corti che quando
cantano dal vivo ti inchiodano
e ti tolgono il respiro.
Dita veloci che corrono sul piano
tra una smorfia e un borsello a tracolla.
Parole morbide e profonde come un bacio vero,
pensate tra un viaggio, un nuovo sogno
ed un tiro di sigaretta.

Musica, parole e il filo che le lega...
arrangiate da chi pensa a nà notte che se ne va...
ma chest'è tutta 'nata storia.

E per una volta... bè è tutto legale.
Ne sentirete parlare e vi verrà
da sorridere pensando al fatto che
voi sapete già chi è.

Download Fragole e Rum (Claudia Cantisani).

lunedì, giugno 09, 2008

Italia Olanda 0-3







Miiiii che amarezzaaaaa!!
Siccome siamo tutti allenatori...
io dico la mia, poi aspetto le
vostre considerazioni nei commenti.

Di Natale diventa timido nelle partite
serie, non è la prima volta che succede.
In panchina.

Buffon in ogni caso Santo subito.

Non si può giocare con Camoranesi come
attaccante... dai!!!!!!!!
Uff... visto appena è entrato Cassano?
E Del Piero?

Grosso può pure andare in vacanza per
due anni, ma nelle partite della nazionale
è sempre un grande (o un grosso?!?!).
Titolare, insieme a Del Piero.

E poi Fabietto, Fabietto... senza di te
la nostra difesa non è nessuno.
Siamo uno scolapasta.

Uff... ora ce la giochiamo coi Romeni.
Sai com'è contento Calderoli...
Già me lo immagino alla Braveheart...
venerdì, giugno 06, 2008

Smarts











Non c'è che dire...
questa sì che è
ottimizzazione degli
spazi...
Smart's generation...

giovedì, giugno 05, 2008

Il divo













All'inizio non volevo andarlo a vedere.
Poi un pò mi sono incuriosito sentendo parlare gli altri,
un pò perchè le mie compari di cinema F&F volevano vedere quello,
un pò perchè anche Eleanor ne parlava bene...
sono costretto anche a tornare all'ultimo spettacolo
perchè prima era pieno... ci sarà un motivo no?

Insomma eccomi seduto a guardare "il divo".
parte la legenda storica...
cos'è la P2...
cosa sono le Brigate Rosse...
cos'è tangentopoli...
chi erano Pecorelli, Calvi, Sindona, Ambrosoli...

La gente in sala cerca di leggere
le didascalie che sfilano veloci...
a me intanto salgono i brividi man mano
che leggo...

Comincia il film e mi scordo di tutto,
le musiche sono incredibili,
così come la regia...
scene e colonna sonora si intrecciano
martellanti, caricando di grottesco ogni
situazione, ogni discussione, ogni
gesto o parola del protagonista...
Semi-immobilità e scene degli omicidi si alternano
con una velocità pazzesca e dopo un pò ti rendi conto
che non lo sai cos'è più agghiacciante, se le
battutine del protagonista o la macchina di Falcone
che vola per aria...











Surreali, con caratterizzazioni quasi fumettistiche i
coprotagonisti, i membri della sua corrente politica...
ognuno col suo soprannome, ognuno con la sua fame
di potere e quel senso di muffa che traspare ad ogni movimento,
ad ogni loro espressione.
Un plauso speciale agli attori Servillo e Buccirosso,
rispettivamente Andreotti e Pomicino: fantastici rispettivamente
nelle camminate e negli sguardi, e nelle corse e nel ballo!













Fantastiche e inquietanti le citazioni del protagonista:
- Gli alberi, per crescere, hanno bisogno del concime.
- Ho la coscienza di essere di statura media, ma se mi giro attorno non vedo giganti…
- I preti votano, Dio no…

...e la citazione di Montanelli fatta da Scalfari:
- Giulio Andreotti o è il più furbo impostore, perchè sempre stato capace di farla
franca, o l’uomo piu perseguitato di questo paese.

Da paura il monologo in cui confessa tutto a se stesso
e la faccia di Riina quando in gabbia al processo chiede:
"si potrebbe avere un bicchiere d'acqua con le bbolllicineeee per cortesiaaaa"...

Fossi in voi non me lo perderei...
Il film è completamente fuori dagli schemi.
Merce rara ultimamente.

martedì, giugno 03, 2008

Basta poco










Basta poco.
Per andare ad un concerto.
Basta poco.
Per passare una bella serata con gli amici.











Basta poco.
Per respirare l'aria dell'Olimpico che si riempie.
Basta poco.
Per non far piovere, basta che le stelle vogliano
vedersi anche loro il concerto.










Basta poco.
Per cantare tutti assieme dai 14 ai 60 anni!!
Basta poco.
Per sentire che il ragazzino dietro canta le ultime
e si zittisce su Asilo Republic o su Siamo solo noi... :-D










Basta poco.
Perchè il cielo si sciolga sulle note di alba chiara
e ci mandi a casa sgolati, bagnati e felici.


domenica, giugno 01, 2008

Bk & Sara











Non è che sia sempre un bene
passare il confine tra due video.
I blogger si leggono, si commentano,
spesso si scrivono via msn...
A volte la sintonia è alta,
sembra ci si capisca al volo.

Quello che ci si dimentica, spesso,
è che sotto a tutto c'è l'istinto.
Quello che ti dice se fidarti o meno,
quello che ti dice se una persona
irradia positività o negatività,
quello che ti fa stare bene,
sorridere e non lo sai neanche tu perchè.
E l'istinto funziona solo da vicino.

Sto weekend ero a Roma,
leggo sempre Sara ed il suo blog...
che facciamo non ci incontriamo?
Come scrive, come pensa, come descrive
le emozioni... già lo so! I suoi post
sono sempre caldi, decisi e coinvolgenti...
come un tango.

Quello che non so è che effetto mi fa da vicino.
Arriva alla metro con passo svelto,
mi guarda e cerca di capire se sono io...
le vado incontro perchè io non ho dubbi,
la sua chioma lucente è inconfondibile!

Ci salutiamo e l'idea è quella di conoscerla già.
Si cammina e si parla proprio di questo,
della strana sensazione di essere amici-sconosciuti,
degli altri blogger, degli incontri.











Ci sediamo ad un bar e ci ri-raccontiamo di noi
quasi per rileggersi attraverso gli occhi
e vedere se quello che traspare si allinea
con quello che ci siamo detti via web.














Seduti al bar,
passeggiando per il parco,
parlando di noi,
scattando foto ricordo,
ho solo conferme...
Sara quando parla ti guarda dritto dentro agli occhi,
Sara quando cammina si muove leggera come una ballerina,
Sara per tutto il tempo non la smette di ridere,
Sara ti fa capire che ciò che dice o pensa è pronta
a metterlo in discussione se questo la fa crescere,
Sara gioca con me ai piccoli fotografi e con lei
il tempo si annulla.












Arriva ora di pranzo veloce come un lampo
e ci lasciamo.
Leggeremo le reciproche impressioni
in un post... ma per una volta tanto forse
bisogno di un pc non ce ne è...
Di virtuale, nella sensazione di positività, tranquillità
e gioia che ci siamo passati, c'è ben poco...
Ben trovata Sara.