Play. Volume.
Piove... capirai che novità.
Sembra non far altro quest'anno.
Mi affaccio alla finestra, in questa sera come le altre...
e veramente non so se guardo fuori o se mi guardo dentro.
Non c'è più nessuno in giro... non è un tempo da star fuori.
Le strade sembrano pulite, tutto quello che di troppo c'era
sembra stia andando via... sotto il moto incessante di una pioggia
che di lavar via tutto, sembra non voler più finire.
I tuoni mi tengono sveglio... i lampi illuminano la scena a giorno
e sembrano voler vedere come sta andando il lavoro...
goccia dopo goccia, soffio dopo soffio, tutto viene portato via: delusioni, dolore, ansia...
assieme a tutto quello che di buono c'era... aspirazioni, progetti, sogni.
E' strano vederli andar via assieme... scivolare lungo gli scoli dei marciapiedi,
formar dei gorghi concentrici di scolorite emozioni.
E' ipnotico.
E sembra ormai durare da sempre.
Guardo ancora, non riesco a staccare gli occhi dalla pioggia...
cerco di capire cosa resterà, quando e se, questo incedere incessante finirà.
Mi guardo le mani, le allungo per toccare l'acqua...
e la vedo scorrere attraverso le dita, lungo il dorso...
non riesco a trattenere nulla.
Non posso fermare quello che succede.
Posso solo guardare e sentire il mio respiro che si accompagna alle gocce che cadono.
Vorrei fare qualche passo avanti e mettermi al centro della scena.
Diventare tutt'uno con terra e cielo.
Farmi scorrere la pioggia sulla faccia per non riuscir più a capire
se sono solo scemo o sto piangendo.
Invece resto chiuso dentro.
O fuori da me. Mica l'ho capito.
Qualcuno prova a passare. Prova anche a parlarmi.
Mi volto per un attimo, provo a sorridere, ma non sono per niente convincente.
Non so che dire, non ho voglia di parlare.
Continuo a fissare la pioggia e a pensare...
Mi sembra di intravedere, tra ombre e riflessi, fantasmi di quello che potevo essere,
deja vu di una vita... che veramente non so se l'ho solo immaginata.
Una vocina dentro mi ripete che prima o poi smetterà di piovere, no?
Che c'è sempre un arcobaleno dopo la pioggia...
che quella magica, impalpabile, striscia colorata apparirà da un momento all'altro
e mi dirà dove guardare... strappandomi un sorriso e scaldandomi da dentro.
Piove da così tanto tempo che non se credergli a questa cazzo di vocina.
Ma ricordo che ero un'ottimista... ricordi? Così ero.
E allora chiudo gli occhi e sogno di essere al mare...
acqua e vento fanno altro... gonfiano onde enormi
che adesso non fanno più paura,
che magicamente, finalmente... riesco a cavalcare.
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