Si lo so... a quest'ora dovrei essere a nanna... in fondo sono quasi le quattro. Ma stasera non riesco proprio a dormire. Penso e sento. Sento e penso. C'è qualcosa che non riesco a far andar via... come un tarlo nel cervello, come una spina nel cuore, come un soffio costante nell'animo.
Quante possibilità ci sono di centrare una piuma lasciata cadere dalle stellescoccando una sola freccia? Respiro a fondo e chiudo gli occhi. Sento tra le dita il calore... di quello che ero, avverto la tensione di quello che sono e... non sono, cristallizzo in un'idea senza limiti... quello che potrò diventare. Alzo il tiro, apro gli occhi, mollo il respiro e scocco la mia freccia verso il cielo. Il sibilo che si sente... è il suono di quello che sono. Nessun altro bersaglio possibile. Solo una piuma tra le stelle.
Vacanze di Bruko - parte seconda. Vado un po' dal fratellino... Buon lavoro o studio a chi resta e buon relax a chi come me stacca la spina per un po'. Vi saluto mulini e tulipani. Un bacio Bk
Arriva un momento in cui la vita rallenta... ma va così piano in cui credi di stare andando in stallo. Naturalmente c'è una parte di te che questa cosa non l'accetta. Che ama pensare che solo andare veloce col vento in faccia prendendo la vita a morsi... sia vera vita. Ti guardi indietro e cerchi di capire cos'è che ti ha fatto rallentare, cosa ti ha fermato, sempre che qualcosa ci sia. Poi ti rendi conto che questa, forse era l'unica maniera per capire chi sei, cosa ti piace, cosa ti è sempre mancato. Ascoltarsi, capire cosa ti fa stare bene, con chi ti piace realmente stare, di quali emozioni hai bisogno di nutrirti e cosa ti fa bruciare dentro. Smetti di ingoiare la vita, e rallenti, osservando tutto ciò che ti passa davanti agli occhi, dentro la bocca, sotto le mani e in mezzo al cuore. Ti rendi conto che la vita è fatta di piccole cose che ti passano accanto e che sei tu che le rendi speciali con la tua piccola fiammella da candela che scalda tutto e rende i contorni rossi e tremolanti. Piccole cose. Il rischio di accelerare sempre è divenire cieco al divenire. Cieco ai colori, alle ombre, al calore, al sapore ed al suono delle cose. Al senso che hanno per me. Perchè da nessun altro posto arriva la felicità... se non dal suono assurdo, magico e irreale che si sente quando la vita ti rimbalza dentro. Il suono perfetto e unico dell'essere se stessi. E del sapere chi sei.
La parola dell’anno
-
Quello di scegliere la parola dell’anno è al tempo stesso un esercizio
semplice quanto potente. Ogni volta mi arriva scrivendo di altro. E
quest’anno non...
-
Non scrivo qui da così tanto che non ricordavo nemmeno i dati di accesso...
Adesso eccomi qui, a distanza di anni, tante cose sono cambiate, tante si
sono ...
Il tuo malessere è uno stile di vita.
-
Il tuo malessere è uno stile di vita.
Il tuo malessere è la casa che abiti e non hai costruito.
Il vestito che indossi e non hai cucito.
I libri che compri ...
Come gatti allo specchio
-
Immaginate cosa succede quando si mette per la prima volta un gatto davanti
allo specchio: prima guarda il suo riflesso con sospetto, non appena si
muove s...
-
Io non sarò mai una donna da "niente carboidrati dopo le 18": mi piacciono
le spaghettate aglio olio e peperoncino a l'una di notte e, praticamente ad
ogni...
Sopra il mio berretto ci sono solo le stelle...
-
Devo imparare ad amare i miei cedimenti. Devo imparare a riconoscere i miei
passi falsi, a dare loro un nome, devo individuare le crepe della mia
cosc...
Un anno da blogger
-
*"sarà la verità a non tacere mai, quando il rumore che c'è non si capisce
cos'è, sarà la verità..."*
Diceva più o meno cosi una canzone di qualche tempo ...
tutti in cloud
-
siccome blogger è una piattaforma molto limitatissima e tarpa le ali al mio
genio, da oggi è attivo il mio nuovo blog.
lo trovi qui:
digitoergosum.cloud...
Epilogo (puzzle 9 e fine del gioco)
-
Il corteo è appena passato. C’erano tra gli altri due giovani che
camminavano abbracciati, tenevano un cartello con sopra la foto di un uomo, quello
che è ...