martedì, settembre 28, 2010 |
Lontano da casa |

Ci sono dei momenti in cui perdersi è necessario.
Devi cercare una strada, un posto, una situazione a te aliena.
In cui non sai chi sei, in cui non sai cosa fare...
in cui nessuno, nemmeno tu, sa cosa aspettarsi da te.
E lì che scopri che suono ha la tua voce,
che odore ha la tua pelle
e che luce hanno i tuoi occhi.
Ci sono dei momenti poi, in cui si alza il vento...
in cui senti il rumore delle foglie e qualcosa ti dice che è ora di tornare.
Che c'è abbastanza luce nuova dentro di te
da poter tornare senza spegnersi di nuovo
senza perdersi di nuovo.
E' la strada che porta a casa quella più strana,
anche se non la conosci... la senti e vai piano.
Senza fretta, mettendo un passo dopo l'altro
come note di un pianoforte.
C'ho un po ' freddo, ma mi viene da sorridere...
io lo so che sto tornando... e tanto basta.
Play.
7 commenti:
Anche a me piace perdermi, ogni tanto, solo che, porca miseria, mi scordo sempre il navigatore per tornare a casa!
@Baol: il ritorno è solo un atto di fiducia. Non serve il navigatore scemone!
...prima di scrivere questo commento ho scritto e cancellato un miliardo di volte...vorrei dirti tante cose ma l unica che mi esce bene è...non hai idea di quanto ti voglia bene...e nn serve altro...bentornato...io ci credo...
@Marco: anche io frato... anche io!
Hai ragione...è che, a volte, manca anche quella...
quanti "noi" convivono l'uno dentro l'altro.
per tutte le volte che ci perdiamo c'e' una strada fatta apposta per noi per farci ritrovare.
se mi perdessi davvero, sarei terrorizzata. :-O
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