Chi aveva detto che non se ne poteva più della pioggia? Che quest'estate stentava ad arrivare? Oggi se mor...
Cuminciamm bbuon a primma matin... Nando nun ce sta e m tocca ra fa' a 'pper fin a stazione, saglì ncoppe a cientnuantaroie che ppure che e fenestiell acalat par nu furn appicciat...
Ascienn ra fatic, aggià passà a fà nu servizio 'a poggioreale e pò rà llà natavot apper fin 'a casa. Quanne arriv a casa, stong na zupp e surore, me gira a cap e num me fire a fa niente.
Manch 'e cucinà, ce facimm na pizza e a ropp me saglie a frev pensann c'aggia stirà, natu ppoc m'aveva metter in costume pa nun murì... ma alla fine, cche cammis stirat, a lavatrice spannut, finalmente me pozz rilassà... o' barcon apert... pass nu poc e vient e...
finalmente si ragiona, questa brezzolina rilassa, schiarisce le idee e torno padrone della scrittura e del linguaggio... perchè il caldo fa strani effetti...
A proposito "e calore", questa la dovete sentire, sarà perchè è Pino, sarà perchè caldo e dialetto vanno a braccetto, sarà perchè è da quando sono piccolo che se fa caldo la canto...
Come dice un mio collega esaurito... "Ve voglie bben nun vò scurdat..." Notte...
E' domenica mattina e per la prima volta sbarco a S.Marcellino, cuore di scienze naturali, scienze politiche e non so cos'altro.
La scusa è una mostra-mercato sulla natura, dove mio fratello da una mano ad un'amico per uno stand sui libri. Lo vado a trovare e giro... e penso che è proprio bello qui.
Mi viene voglia di tornare indietro... di riavere 18 anni e tornare a studiare, a vivere le giornate respirando l'energia di chi ha una lavagna ancora vuota da riempire.
Cerco di non pensarci troppo... tra Bologna e Napoli mi sono divertito anch'io all'università... lezioni, studentato, piazze, occupazioni, feste... ho vissuto un pò di tutto. Me la sono goduta... ed ogni momento passato coi miei AMICI era ossigeno puro, era vita.
Non so quanto i ragazzi ora se ne rendano conto, ma gli anni dell'università sono una favola, un regno in cui sei già grande per pensare e vivere, ma ancora protetto dalle responsabilità quotidiane. Ti è ancora tutto concesso... e voglia e spenseriatezza dovrebbero essere benzina per l'animo.
Mi faccio un giro per il museo di paleontologia... e mi ricordo che prima di sbattere la testa e decidere di fare ingegneria, i miei due sogni erano: scienze naturali (indirizzo marino) e psicologia. Quei due sogni mi spiegano perchè qui mi sento a casa e perchè mi piacerebbe tornare indietro e trovarmi tra coetanei, tra questi giardini per parlare e sentire quello che hanno dentro.
Ma per oggi basta così... la vita è una sola e va solo avanti veloce! Forse è il caso di concentrarsi su ciò che di bello vorrei fare ora, godermi il sole, il presente e tutto quello che mi aspetta...
Stasera sono tornato a correre. Era parecchio che non lo facevo. Passeggiata fino al lungomare, corsa + recupero + corsa. Ritorno a casa.
Mi mancava... mi mancavano i riflessi sul mare mentre corro, il suono profondo del mio respiro, lo scorrere veloce della strada sotto alle scarpe, il ritmare ipnotico del mio cuore.
Si ricomincia, rimettere in moto il mio corpo è salutare e simbolico. Mi sembra che anche il resto si scaldi, riprenda vita: Il mio modo di vedere le cose, la fiducia in quello che verrà, la serenità di aspettare che le situazioni maturino da sole.
Io non lo so cosa c'è dietro quella curva, non so girando il sentiero cosa mi aspetterà, continuo a correre, a ignorare la stanchezza, a zittire la pigrizia, a mettere un piede avanti all'altro, perchè così è giusto, perchè mi fa bene, perchè mi fa diventare ogni passo più forte.
Il sole colora di rosso il mio percorso, l'aria di mare nutre i miei polmoni, la strada mi accompagna e mi sostiene, un sorriso mi spunta sulla faccia, dico ad alta voce: "a chi arriva prima all'orizzonte!" accelero, sparisce la stanchezza e torno bambino... ho smesso di pensare e so solo una cosa: che mi sento vivo.
E' quasi mezzanotte di questa strana serata. Ho mangiato, aspettato qualcuno inutilmente. Ho dedicato un pò di tempo a me. Mi sono sparato due puntate del mio serial preferito Chuck. Mi sono divertito e commosso. Ora mi è venuta voglia di leggere un pò. E' da tanto che devo cominciare "Il giorno in più" di Fabio Volo (grazie Sara!!). Lo avevo conservato per un momento speciale. Lo avevo conservato per quando la mia anima fosse stata aperta, per quando avrei avuto bisogno di sorridere, di riemozionarmi un pò, per quando avrei di nuovo capito cosa voglio.
Mi cambio, mi lavo e mi metto a letto, pc con musica a palla, luce soffusa, libro accanto ed una strana lucidità mi accompagna stasera. E' proprio la sera giusta. Per la prima volta da tanto tempo stasera non ho bisogno di nessuno. E credo durerà. Basta stupide immaginazioni. Basta incastri assurdi. Basta palliativi. Basta accontentarsi.
Signori e signore si scende. La ditta sogni ed emozioni chiude per ristrutturazioni. Siete pregati di mettere un piede giù dalla barca. Riapriremo solo per dei riccioli come quelli di Draw Barrimore, per un calore vero, per chi ha voglia di giocare, per chi c'è, per un nuovo sorriso, per chi può restare, per chi mi sa leggere, per chi non può farne a meno, per chi farà crollare il mio fosso di Helm.
Non riesco a pensare a nessun altro film che questo... how sing the final song? Over the rainbow...
Questo sta diventando la mia terra. Un teatro di burattini in mano alla camorra ed ad un pugno di non-amministratori.
Esco per strada, cammino, guardo i mucchi di immondizia, sento parlare dei roghi, delle sassaiole contro i pompieri che cercano di spegnere gli incendi appiccati e cerco di capire.
Cerco di capire questa gente che protesta e tira sassi: chi credono che ci sia nella tuta dei pompieri? i politici o i loro vicini?
Cerco di capire interi paesi che protestano contro i termovalorizzatori: non vogliono impianti a norma e poi creano diossina bruciando i cassonetti? Molto coerente...
Cerco di capire la protesta contro la apertura di nuovi siti di stoccaggio: ma negli ultimi 30 anni che la camorra creava discariche abusive per i rifiuti tossici degli imprenditori del nord, questa gente dove diamine stava? Non ce li avevano figli da proteggere allora?
Cerco di capire come si fa a votare sempre per le stesse persone che stanno portando la nostra terra in una situazione peggiore del Burundi, e che non hanno la capacità, la voglia, la forza o l'interesse di risolvere i tanti problemi di Napoli e della Campania.
Cerco di capire e non ci riesco. Perchè ancora credo nel rispetto degli altri. Perchè ancora penso che tutto ciò che sta fuori casa mia sia di tutti. Perchè penso che con un pò di buon senso si potrebbero risolvere tante cose. Perchè quando mi affaccio da Castel dell'Ovo e guardo il golfo, il mare, la città e le sue luci di sera... credo ancora che sia la città più bella del mondo.
Non capisco... perchè l'unica spiegazione possibile... è che molte persone non vogliono svegliarsi, che preferiscono essere dei burattini in mano a chi gli dice cosa fare; burattini che in cambio di quattro lire vendono la propria città, il futuro dei propri figli, la speranza e la salute di chi questa terra, questo mare e queste vie le amano con tutta l'anima.
Chest è a terr 'e Pulecenell, 'e Eduardo e Totò... ma stu teatro 'e burattin, pur lloro facess arrevutà...
Quella esaurita della mia amica Anna, ieri irrompe all'improvviso su skype e mi dice:
An:"Un minuto di cazzeggio... ti devo chiedere una cosa importante!" Bk:"Dimmi Annarè..." An:"è da ieri che ci penso ma non riesco a ricordarmi come si chiama quel telefilm dello spaventapasseri che si smontava la testa..."
Per un attimo sono tentato di chiamare un medico... poi mi scatta qualcosa nella memoria, un flash e d'improvviso i ricordi riaffiorano! Dico solo "un attimo!" e parla la ricerca su internet.
Sono bravo (modestamente...) e in meno di un minuto lo trovo! Worzel lo spaventapasseri! Quello che cambiava la testa in base all'umore! Quello amico di quei due bambini... Ma come lo avevo dimenticato....?
Vabbè bando alle ciance, guardatevi la sigla! Ascensore verso i ricordi pronti, partenza, via!!!
Stasera si stira. Non è che c'ho tutta questa voglia, fa pure caldo. Però le camicie non è che si stirano da sole... (solo una volta che è venuta a trovarmi la mia mitica mammuzza!)
Mi armo di buona pazienza e utilizzo il mio anestetico contro la noia mortale...il lettore dvd! Metto su un film e stavolta tocca a Adam Sandler che per quanto è scemo fa sempre film che mi piacciono e soprattutto che mi distraggono un pò.
Il film scorre veloce, e cerco si non pensare troppo allo stallo in cui mi trovo, mi concentro sul telecomando oggetto del film, sul colletto della camicia da stirare... poi di nuovo sulla storia del film, poi sulle maniche, film, camicia, film.
In realtà una parte del mio cervello svolazza libera, sale sale sale sale sale... e cerca di salire più in alto che può. Più in alto si arriva più si riesce a vedere lontano e magari a capirci qualcosa.
Ma c'è troppa nebbia e non ha senso tutto questo svolazzare... richiamo la mia mente e cerco di riconcentrarmi sulle battute del film e sul cercare di piegare dritta sta camicia...
Fa sempre più caldo e pure Veronika un pò sembra lamentarsi allargando le foglie a più non posso... la guardo e le dico che per stasera questa sull'asse è l'undicesima e ultima camicia.
Finito di stirare, dopo poco finisce il film e la mia mente riprende a navigare... Mi chiedo se mi va di uscire un attimo sul piano e passare da qualcuno, ma non mi passa neanche per l'anticamera del cervello.
Oggi sono lontano da tutti anni luce... e quando sto così c'è poco che si può fare. Stacco il cervello, me ne sto da solo con me stesso e me ne vado a dormire. Non è che sia perfetto ma almeno c'ho le camicie stirate... notte Bk, addà passà a nuttata.
Forse il nome Haran Sozo non vi dice nulla... Forse sapere che è vissuto su Marte e che fosse uno scienziato, neanche.
Che dalla sua mente geniale nacquero speciali cyborg pensanti chiamati meganoidi e che sfuggirono al suo controllo uccidendolo... forse qualcosa comincia a scattare.
Se poi vi dico che suo figlio Banjo riesce a salvarsi e fuggire sulla terra e combatte i meganoidi e la loro sete di conquista grazie ad un robot costruito dal padre, allora comincia a diventare tutto chiaro.
Se poi vi dico che il robot si chiamava Daitarn 3, allora già cominciate a cantare...
Ci sono cresciuto, come molti di voi, con le cazzate di Banjo e la gelosia tra Reika e Beauty!
Bè godetevi questo combattimento, l'attacco solare e tutto il resto... e tornate bimbi per qualche minuto...
Una volta c'era lunedì cinema... chi se lo ricorda? Per noi è mercoledì cinema.
Stavolta ci aspetta Iron Man. Mi piacciono quasi tutti i film. L'ultima recensione è stata per "Caos Calmo"... qui si cambia rotta!
Sono cresciuto coi fumetti Marvel, e i film che ci stanno girando sopra... bè, li ho visti tutti! Iron Man non poteva mancare.
Non so a chi piacciono i fumetti e a chi no, ma il film è proprio divertente. Il personaggio di Tony Stark è proprio fuori dagli schemi e la faccia di Robert Downey Jr è praticamente perfetta.
Qualche altro attore stona un pò... ma in compenso Gwyneth Paltrow è meravigliosa come sempre. Il film scorre tra azione, effetti speciali e risate... e, un pò come quando da piccoli si leggeva i fumetti, il tempo passa veloce e ci si trova alla fine rilassati e divertiti.
Obbligatorio infine ricordare la colonna sonora... un pezzo fondamentale della carica che trasmette il film: Black Sabbath, AC/DC e Suicidal Tendencies, niente da dire...
Avevo in mente un paio di idee per dei post... ma stasera proprio non gira. Le mie dita si rifiutano quasi di scrivere, cerco di capire cosa c'è che non va.
Forse nulla, forse tutto. Mi chiedono in tanti cosa c'ho... che sembra stia giù... che sembro più chiuso.
Sono successe tante cose dalla scorsa estate, la spinta emotiva per uscire dalla vecchia situazione si è esaurita. Ora ne sono fuori. MA sono anche fermo.
Sono a fine corsa... i polmoni ancora dolgono, i muscoli non riescono a rilassarsi, sono ancora piegato... e penso solo a rifiatare.
Sono finito chissà come in riva al mare e di correre oltre... no proprio non si può.
Finalmente alzo la testa e guardo. Come non ho fatto negli ultimi mesi... E vedo le cose. Vedo la gente, i rapporti che ho attorno... per quello che sono senza filtri. Nessun filtro, nè mio , nè loro.
E vedo me. Mattoncini lego con cui ho costruito castelli, giardini, luoghi di svago, fantasie sui miei desideri e sui miei bisogni. Costruzioni più o meno complesse per una mente complessa.
Peccato che il mio cuore sia molto più semplice e che ti tutte queste giostrine... in fondo... non sappia che farsene.
Come mi sento? C'è sempre una canzone perfetta per ogni momento, e per questa sera ci ha scritto un tizio, tal De Gregori... per farla cantare ad una tizia... tale Mannoia... e per farmi da colonna sonora in codesto momento. Come mi sento? Lo lascio cantare a loro...
Domenica sera al Tinta di Rosso, musica, vino, amici. Suonano dal vivo... i "Il Pozzo di San Patrizio". Musica folk, serata calda, giardino all'aperto... Che volere di più...
In un angolo c'è una riproduzione del pozzo... in un altro carta e penna per i desideri da buttare nel pozzo stesso.
Prima di andar via tocca anche a noi esprimere un desiderio... ripenso a tutti quelli espressi nel passato con le stelle cadenti e le delusioni per come sono andate poi le cose... stavolta penso solo a ciò che realmente conta. E suona più o meno così...
"Vorrei che l'energia che dà forma ai miei sogni, continui a svegliarsi ogni mattina con me, per tutto il resto dei miei giorni... ed anche qualcuno di più... Bk"
Mi sono accorto che è difficile farne a meno. Quando cresci vicino al mare ti entra dentro e non ti lascia più... l'odore del mare.
Forse a volte me ne scordo, preso dagli odori della città, dallo smog, dai sentori della metro, dalla puzza dei motorini.
Ma poi vai sulla spiaggia calpesti la sabbia, le tue narici aspirano il profumo del mare... torni piccolo e capisci che ci sei cresciuto dentro, che c'è sempre stato e che ti ha sempre accompagnato.
Ascolti il rumore del mare, il suo fermarsi sulla riva, guardi i riflessi del sole e il mondo si ferma. Il concetto di tempo perde di significato e tutto ciò che era un problema diventa una cazzata.
Ti guardi dentro e vedi te stesso, capisci di cosa veramente hai bisogno, ricordi chi ti manca sul serio, e ritrovi la calma per affrontare tutto.
Di fronte al mare, al suo rumore, al suo colore ed al suo odore, l'anima rimbalza come in una cassa acustica. E ricordi chi sei...
La parola dell’anno
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Quello di scegliere la parola dell’anno è al tempo stesso un esercizio
semplice quanto potente. Ogni volta mi arriva scrivendo di altro. E
quest’anno non...
Il tuo malessere è uno stile di vita.
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Il tuo malessere è uno stile di vita.
Il tuo malessere è la casa che abiti e non hai costruito.
Il vestito che indossi e non hai cucito.
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Come gatti allo specchio
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Immaginate cosa succede quando si mette per la prima volta un gatto davanti
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muove s...
Equazione
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Sto imparando l'obbedienza, sto imparando a stare zitta e mordermi le
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Nonno Carlo
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Nonno Carlo è morto quando avevo sei anni. Era il padre di mio padre.
Il giorno dei funerali, mi portarono a casa di Nonno Gennaro e Nonna
Rosina, i genito...
Sopra il mio berretto ci sono solo le stelle...
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Devo imparare ad amare i miei cedimenti. Devo imparare a riconoscere i miei
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cosc...
Un anno da blogger
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*"sarà la verità a non tacere mai, quando il rumore che c'è non si capisce
cos'è, sarà la verità..."*
Diceva più o meno cosi una canzone di qualche tempo ...
Fatalismi
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Il lancio della moneta fa un tintinnio metallico per il tocco dell'unghia,
uno solo, sale in alto fino a quando la spinta glielo consente; quando il
vetto...
a no taitol uan
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la notte è fatta per tre cose (più una) soltanto. dormire, fare l'amore*
oppure leggere (e quindi pensare).
la mattina, poi, c'ha un non so che di rallen...
Epilogo (puzzle 9 e fine del gioco)
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Il corteo è appena passato. C’erano tra gli altri due giovani che
camminavano abbracciati, tenevano un cartello con sopra la foto di un uomo, quello
che è ...