sabato, aprile 25, 2009

Segni sulla sabbia











La verità è che la realtà non cambia.
Per quanto ci si possa sforzare di tracciare rotte immaginarie
e di disegnare vite intere sulla sabbia...
La marea arriva e spazza via tutto.
Muove onde di sabbia, inventa linee nuove e sconosciute.
Bisogna che accetti il lavoro delle onde,
e provi a godermi quello che vedo,
la combinazione morbida e effimera del mio incedere
e di quello del mare della vita.
Sono stanco di avere le spalle contratte.
E' ora di rilassarsi un po'...

7 commenti:

Prisma ha detto... @ 25 aprile 2009 alle ore 02:14

Come ti capisco! C'è proprio un gran bisogno di lasciarsi curare dal mare...

Un abbraccio.

Mio ha detto... @ 25 aprile 2009 alle ore 06:16

La realtà non cambia, noi ci si sente pers, non si trova più la strada di casa seguendo orme ormai invisibili sul bagnoasciuga. Vorrei la forza per tentare di perdermi dal tutto e non crcare orme che senso più non hanno. Vorrei perdermi per ritrovarmi in sempre nuove spiaggie recondite preziose come piccole cripte.
Ah il mare... che poi c'è pure quello con spiagge di scogli... ah gli scogli!
A presto,

Roberto

lallabai ha detto... @ 25 aprile 2009 alle ore 07:53

non cambia ciò che è intorno a noi e che ci fa soffrire...ma abbiamo una risorsa immensa, possiamo cambiare noi e vedere la realtà con occhi diversi...imparare ad essere felici...è un percorso lungo e duro, ci sono tanti muri da abbattere e tante porte da aprire...ma sono convinta che sia possibile...volere è potere! un saluto

Bk ha detto... @ 25 aprile 2009 alle ore 12:22

@Museum: a volte ci vorrei entrare con tutti i vestiti... e perdermi dentro.
@Mio: forse occorre perdersi per poi ritrovarsi, no?
@Lallabai: il senso è proprio quello... imparare a godersi quello che viene; camminare a piedi nudi e "sentire" la realtà.

Franz ha detto... @ 26 aprile 2009 alle ore 16:27

Prendi la vita come viene e lasciati trasportare, ogni tanto dobbiamo abbandonarci.

M!KA ha detto... @ 27 aprile 2009 alle ore 11:55

Spesso, decido di Vivere. Non di sopravvivere. Mi lascio cullare dalla marea, sempre con i remi in mano, sfruttando le correnti, godendo del sole in alto, a mezzogiorno, bagnandomi i piedi nell'acqua fredda, per provare un brivido nuovo, guardando i pesci giocare sotto di me, e imparando a trattenere il fiato quando le onde sono alte.. altrimenti, potre stendermi su una zattera e farmi portare lontano. ma non arriverei dove voglio. e non so se sarei felice!

Anonimo ha detto... @ 28 aprile 2009 alle ore 19:18

:)
Bravo!Vivi più rilassato,ma sii sempre fiducioso.
Te lo auguro!