Ci risiamo... quando comincio a vedere "The Terminal" non mi stacco più... sarà lo Spielberg che per un attimo ha ritrovato la vena a colpirmi... o Tom Hanks che quando fa il sempliciotto gli sta a pennello... o quella gnocca della Zeta Jones... ma in fondo lo so perchè mi piace guardarlo. Mi stupisco ancora della capacità di qualcuno di essere se stesso, della coerenza con quello che si è, della capacità di ascoltare e mai sovrapporre la propria voce, dell'esserci quando qualcuno ne ha bisogno, del non arrendersi, del non perdersi. C'è ancora calore attorno, c'è ancora chi ha bisogno di semplicità, di leggere un po' di curiosità negli occhi altrui, di sapere che gli è accanto non lo sfiora con noia e superficialità, ma ascolta ed aspetta, stimola e pretende. A volte mi sento anche io un Cracoviano abbandonato in un posto che non conosco, dove tutti vanno di fretta, parlano una lingua che non conosco e non so come tornare a casa. Ma casa è dove non te lo aspetti, in un terminal con amici nuovi, in una serata che non pianificavi, in uno sguardo diverso, in una fiducia che non trovavi più. Che succede poi? Come c'è scritto nella locandina... "Das Leben Wartet": La vita lo aspetta.
La verità è che la realtà non cambia. Per quanto ci si possa sforzare di tracciare rotte immaginarie e di disegnare vite intere sulla sabbia... La marea arriva e spazza via tutto. Muove onde di sabbia, inventa linee nuove e sconosciute. Bisogna che accetti il lavoro delle onde, e provi a godermi quello che vedo, la combinazione morbida e effimera del mio incedere e di quello del mare della vita. Sono stanco di avere le spalle contratte. E' ora di rilassarsi un po'...
E' stato un tormentone quest'anno... ogni martedì incollati con gli amici a vedere Morgan & company e tanta buona musica... divertente, spensierato e coinvolgnete. Ognuno col suo preferito... ognuno coi suoi commenti e il suo background musicale. Noi abbiamo sempre tifato per Matteo, Noemi e Elisa... preso in giro tutto il tempo 'o ppuorc che llent e i bollori della Simona nazionale per quel bimbo di Jury... riso per la voce da trans della Maionchi e gli sproloqui di Facchinetti. E le scenografie di Tommasini dove le vogliamo mettere? Ogni tanto qualcosa di divertente e interessante in tv... Alla fine... ha vinto Matteo... che voce! Ed ora? Toccherà trovare qualcosa da fare il martedì sera... Meno male che ho portato il risiko...
E' primavera e le foglie dovrebbero solo riempirsi di verde ... Scrivo poco, leggo poco ultimamente. Qui dal blog ci passo poco... mi illudo che sia tutta vita. Un giorno dopo l'altro, sembra che tutto scorra come linfa nuova e che la luce di questi giorni d'aprile illumini tutto e riscaldi tutto... A volte però il freddo arriva ad ondate... folate di un vento che sembra sorprenderti ma che, in fondo, conosci bene... Manca il respiro... strano eh? con tutta quest'aria... è proprio strano. Torno qui allora e scrivo. Scrivo perchè è l'unica maniera che ho per non sentirmi solo, per non finire in un'autunno in cui non mi voglio più perdere. Quanta legna ho ancora dentro casa per aspettare il vero caldo? Quanta speranza cresce nei germogli che aspettano una primavera vera? Quanto fiato ancora alla finestra di una vita che non arriva? Sono speciale solo per me. E stasera cercherò di farmelo bastare.
La parola dell’anno
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Quello di scegliere la parola dell’anno è al tempo stesso un esercizio
semplice quanto potente. Ogni volta mi arriva scrivendo di altro. E
quest’anno non...
Il tuo malessere è uno stile di vita.
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Il tuo malessere è uno stile di vita.
Il tuo malessere è la casa che abiti e non hai costruito.
Il vestito che indossi e non hai cucito.
I libri che compri ...
Come gatti allo specchio
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Immaginate cosa succede quando si mette per la prima volta un gatto davanti
allo specchio: prima guarda il suo riflesso con sospetto, non appena si
muove s...
Equazione
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Sto imparando l'obbedienza, sto imparando a stare zitta e mordermi le
labbra, sto imparando che a volte la giustizia non è esattamente quello che
serve, m...
Nonno Carlo
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Nonno Carlo è morto quando avevo sei anni. Era il padre di mio padre.
Il giorno dei funerali, mi portarono a casa di Nonno Gennaro e Nonna
Rosina, i genito...
Sopra il mio berretto ci sono solo le stelle...
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Devo imparare ad amare i miei cedimenti. Devo imparare a riconoscere i miei
passi falsi, a dare loro un nome, devo individuare le crepe della mia
cosc...
Un anno da blogger
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*"sarà la verità a non tacere mai, quando il rumore che c'è non si capisce
cos'è, sarà la verità..."*
Diceva più o meno cosi una canzone di qualche tempo ...
Fatalismi
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Il lancio della moneta fa un tintinnio metallico per il tocco dell'unghia,
uno solo, sale in alto fino a quando la spinta glielo consente; quando il
vetto...
a no taitol uan
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la notte è fatta per tre cose (più una) soltanto. dormire, fare l'amore*
oppure leggere (e quindi pensare).
la mattina, poi, c'ha un non so che di rallen...
Epilogo (puzzle 9 e fine del gioco)
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Il corteo è appena passato. C’erano tra gli altri due giovani che
camminavano abbracciati, tenevano un cartello con sopra la foto di un uomo, quello
che è ...