E' come quando da piccolo smontavi tutto dopo aver giocato coi Lego. A volte era andata bene, ne era uscita una costruzione fantastica. Altre volte una cosa che, guardarla davvero, non si può. Mille colori, mille possibilità... è questo quello che resta quando smonti tutto. E rimetti nel cesto di latta tutti i tuoi mattoncini colorati. Domani si ricomincia, un altra volta e un altra volta ancora. Buon Compleanno Bruko
Ho sempre pensato che l'essere me stesso mi permettesse di essere al di sopra delle scelte, che molte cose mi fossero dovute o che cmq sarei riuscito a recuperare qualsiasi situazione. Non ho mai voluto vedere le scelte altrui se il mio capriccio momentaneo non lo accettava o se il mio ego pretendeva ancora. Così come le conseguenza di quello che facevo o non facevo sembrava non essere un mio problema. Infantile, fino al midollo.
Il dolore del sentirsi persi mi ha svegliato. Dolore liquido, sparato in pieno petto come adrenalina.
Delle mie scelte ora mi sento responsabile. Anche nelle piccole cose. Responsabile per rispetto di me stesso. Non pesante. C'è differenza. Prima subivo il peso delle vite altrui e della mia non vita. Assurdo ed immobilizzante.
Ora semplicemente non mi va più. Ognuno è libero di fare quello che vuole e Don Chisciotte stavolta resta a casa. Guardo in faccia la realtà e non mi nascondo più. Faccio ciò che SENTO e VIVO più che posso. Troverò il mio spazio e forse rispetterò di più chi mi è vicino.
E' bello vivere di sogni, non è bello vivere solo nei sogni. Sei libero Sancho.
Ci sono delle cose che mi piacciono e non so neanche perchè... Una di queste è il tabellone delle stazioni. Arrivi e partenze. Più è grande la stazione e più è bello.
Adoro dover aspettare in stazione. Bando alle sale d'attesa, bando al bar o al macdonald, bando ai binari. Io adoro aspettare davanti al tabellone. Quello con le lettere che girano.
Il treno in arrivo da pescara è in ritardo, flop, flop, flop: "rit. 15 min". Il treno in partenza per milano parte al binario 2, flop: "2" Arriva finalmente l'eurostar, flop, flop, flop: "solo viaggiatori con prenotazione". Se ne è andato il locale per Formia, flop, flop: " " (riga vuota).
Il tempo passa regolare... ritardi, binari, messaggi, destinazioni... tutto si sussegue come in una vita che viaggia regolare... flop, flop, flop. Un giorno dopo l'altro, una scelta dopo l'altra, un incedere scadenzato e apparentemente monotono di flop, flop, binari ed orari e ritardi più o meno previsti.
Resto lì incantato ad osservare il tabellone, cercando congruenze o forse INCONGRUENZE tra gli arrivi e le partenze, gli imprevisti dei binari cambiati e i recuperi dei ritardi... presunte botte di vita in una vita normale... respiro piano ed aspetto.
Perchè in realtà aspetto. Lo so che sta per succedere... troppe righe cancellate, troppi treni persi, e troppe occasioni andate. C'è troppo spazio perchè resti tutto così... Trattengo il respiro e so che sta per succedere...
Avverto la vibrazione un attimo prima di sentire il meccanismo che scatena l'effetto a valanga... gli occhi saettano a destra e sinistra cercando di cogliere gli effetti di un quadro che si trasforma, di una vita che si rimette in gioco, che cambia dal profondo, flop, flop, flop, flop, flop, flop... ho perso il conto... il rumore sembra coprire tutto ed è come una cascata di parole che rotolano... flop, flop, flop, flop, flop, flop... sembra che si alzi il vento, che una brezza di aria nuova ti sfiori il viso, cacci via tutti i pensieri e ti rimetta in carreggiata.
Non so quanto ho trattenuto il respiro... ma mi trovo lì che rido come un bimbo, con un quadro tutto nuovo e col cuore che batte ancora forte... Altri arrivi, altre partenze, a volte altri binari. Nuove possibilità e nuove speranze arrivano. Vecchie paure e vecchi episodi se ne vanno. Io sono pronto... ricominciamo?
Sentirli suonare dal vivo è emozionante, sentirli cantare De Andrè mette i brividi, sentire che per loro il tempo non sembra essere passato è incredibile... un teatro "arrevotato"* non l'avevo mai visto... sembrava una piazza con salti e balli.. Se passano da voi non perdeteveli...
*dal verbo napoletano "arrevotare" ossia "ribaltare"...
Che ognuna la pensi come vuole... chi vuole essere festeggiata oggi e si aspetta la mimosa, chi ne contesta la banalizzazione e il carattere di tipo commerciale.
Quello che è certo... è che se non ci foste il mondo sarebbe più grigio. E questa è una cosa che bisognerebbe festeggiare tutti i giorni.
Tratto a matita e colore, dovrebbero convivere sempre. Aiutateci ad essere delle persone migliori in ogni istante, non pretendete di essere uguali...
Ricordateci invece le differenze, passateci calore e fatevi respirare, insegnateci a guardare il mondo con occhi a colori.
Sono stanco e sto per andare a dormire... sarebbe anche ora... mica si può fare sempre tardi. Leggo le ultime news (brutto vizio...) sul corriere e mi imbatto nell'avvistamento del delfino albino, che poi è rosa. Non lo so a voi, ma a me questa cosa che esiste un delfino colorato come nei fumetti... mi tranquillizza... mette pace nell'universo...
Di sicuro allora da qualche parte c'è anche una vera pantera rosa... inseguita da un buffo ispettore... (sarà la guardia dello zoo??)
E, cosa ancora più supermeravigliosa, c'è un barbapapà tutto rosa pastello, che abbraccia una barbamamma e con tanti barbarelli tutti colorati e morbidamente modificabili... Se la vita fosse serena come i finali dei barbapapà... e se ci fossero più cose a farti sorridere come i delfini rosa... forse sarebbe tutto più sbrillucicamente meraviglioso. Sogni d'oro gente... anzi sogni rosa delfino.
S'adda signà... Non reggo più molto questa situazione... per fortuna che a Napoli sappiamo riderci su... Dedicato a tutti i napoletani che come me soffrono ogni sabato e domenica...
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