martedì, gennaio 27, 2009

Ho imparato a sognare











C' è solo un modo per tornare in contatto vero con se stessi...
la musica nelle orecchie, i piedi nudi nella sabbia, ed il sole che ti scalda.
Oggi non posso farlo...
ma chiudo gli occhi e cerco di immaginarlo.
D'altronde l'immaginazione è sempre stata il mio forte...
e forse molte delle mie paure nascono dal fatto che immagino troppi futuri alternativi,
e poi credo solo in quelli cupi e tristi...
che idiozia.
Immaginare va bene quando crei qualcosa, quando pensi ad un regalo, 
quando sogni che un momento felice duri per sempre.
Ecco io di immaginare mi sono rotto...
voglio solo sognare.
Come quando da ragazzino pensavo di essere speciale e che a furia di sognarlo
un mondo diverso sarebbe veramente cambiato... e che bastasse leggermela negli 
occhi questa smania per convincere chiunque.
Le ali del gabbiano fremevano al vento della gioia di volare e di andare incontro
all'ignoto. Le parole sul libro di Shimoda erano fari nella notte.
I miei sogni erano così vividi e la voglia di viverli così grande da poterli tenere accesi
all'infinito come fuochi sul palmo della mano.
Caldi, luminosi e immortali.
Poi pensi di non averne più bisogno.
Chissà perchè succede... mica l'ho capito.
Ti illudi di poter programmare ed organizzare la vita con la testa,
con tiepide aspettative di serenità, e calcoli in prospettiva.
Organizzi, elabori, progetti.
Tieni tutto in equilibrio finchè una folata di vento manda tutto a puttane.
Ti incazzi col vento, con chi non ti ha aiutato, col fato che ti rema contro.
Ma il vero scemo sei tu.
E sai quando te ne accorgi? Quando rimani solo, 
quando il cervello ti va in tilt, quando non hai più nulla da perdere.
Ora basta programmi, eh? Basta.
Mi riprendo i miei sogni... come vecchi aquiloni lasciati in soffitta.
Ci dovessi mettere una vita, li ritroverò tutti e se possibile ne costruirò
di nuovi... da qualche parte dentro di me so ancora come farli volare.
Perchè un uomo senza sogni, non è un uomo.
Perchè di qualcuno senza sogni non ci si può innamorare.
Perchè... "ormai che ho imparato a sognare non smetterò".

Tanto, lo sapete... casse accese e play...
dedicata al mio fratellino che me l'ha ricordata
e a tutti quelli che scrivono e sognano per ritrovare se stessi.
Bk





18 commenti:

Mio ha detto... @ 27 gennaio 2009 alle ore 07:41

Belle parole Bk, complimenti!!!
Purtroppo pure io ho cattivi rapporti con i sogni ed il sogno, ma, come te, non sono capace di pensare. Ora penso che il sogno è solo la dimensione piacevole che ci viene donata da un'illusione bugiarda. Ora penso di non sognare, però mica ci riuscirò sempre. Ora vorrei afferrare i miei desideri che poi chi non mi dice che siano sogni camuffati da realtà?
Mi sa tanto che tra castelli di carta caduti al vento o aquiloni che in quel vento si librano ma anche no, si è costretti a ritornare a calcare le stesse sabbie fatte di sogni in cerca di certezze.
E se poi tutto quello che si ottiene solo in parte o quello che non si raggiunge mai sia la dimensione personale del "nostro" grande sogno? Se i propositi di sognare e non sognare sono sogni pure loro?
Mah io, per me, vada come vadanon so baarcamenarmi in questa dimensione che subisco sempre e non governerò mai... tra uno star male strisciando sulla terra e un volare lassù dove neppure mi si vede ho capito che le mie domande sono inutili e che poi, anche se in ritardo, tutto torna!
A presto Bk!

Roberto


PS:scusa la lunghezza ma l'argomento mi è sensibilmente famigliare

Spippy ha detto... @ 27 gennaio 2009 alle ore 08:59

"Come quando da ragazzino..."

Beh, sai che ti dico Mostriciattolo? Che gli occhi e lo sguardo di quando si era bambini possono rimanere con noi per sempre. Sta a noi custodirli, proteggerli dalle intemperie della vita e dalla crudezza della realtà. E proteggere loro è proteggere anche i nostri sogni..

Io sono sicura che chiunque ha la possibilità di guardarti negli occhi riesce a vedere il Bk bimbo pieno di aspettative profumate e solari.

Non smettere mai di scrivere e sognare!

Un bacio.

minaharker ha detto... @ 27 gennaio 2009 alle ore 11:16

Sarà che ad un certo punto si smette di sognare perchè accadono cose nella vita che continuamente vanno contro quello che invece tu avevi sperato e idealizzato...e allora un sogno infranto, e due...e tre... e poi pensi che è meglio non scoprire che la tua volontà e i tuoi desideri non bastano a realizzare quello che vorresti...e ti ritrovi tabula rasa soltanto ad accettare la vita passivamente e a far scivolare gli avvenimenti su di te smettendo di scegliere e ti accontenti di poter programmare quelle cose che puoi controllare, materiali, reali, "cose" appunto, che servono a darti la convinzione che ancora tu sei padrone della tua vita.
Però, nei rari momenti in cui per via di una canzone, di una emozione inatessa o un imprevisto piacevole che ti tocca dentro ritorni a sognare...allora ti ricordi come era bello e che forse i veri coraggiosi non sono coloro che ad un certo punto hanno smesso e sono cresciuti, ma chi invece ha continuato nonostante tutto a sentire quella voce interore, a rimanere in contatto con la parte più vera di se stessi che ti sussurra che ancora tutto è possibile...
Ps: grazie...

Sabrina ha detto... @ 27 gennaio 2009 alle ore 11:27

Miii quanto mi piace questo post!
Fermo, risolutivo, nessuno spazio alla malinconia, quella negativa almeno.
Voglia di ricominciare, davvero.
Voglia di combattere anche con se stessi per ritrovarsi.
Basta tenere la testa accesa e programmare ogni cosa.
La vita cambia all'improvviso, e per quanto riusciamo a pianificarla sfugge sempre qualcosa, ed alla fine ci si ritrova persi sull'autostrada, ricordi? Magari si torna indietro e si ritrova la strada, magari no, si cambia destinazione tanto da qualche parte si arriverà lo stesso. Non è importante la meta ma il viaggio, no?
E allora gioca in questo viaggio, perditi e divertiti e sogna. Che alla fine la vita è una bella canzone.

P.S. Stamattina mi hai riempito il cuore con questo post, era proprio da tanto che lo aspettavo!
Ti voglio bene, ma tanto tanto tanto :-)))

Sabrina

Veneris ha detto... @ 27 gennaio 2009 alle ore 11:57

Mai rinunciare ai propri sogni!

Baol ha detto... @ 27 gennaio 2009 alle ore 13:42

Il sogno, amico mio, è una cosa stupenda, sono sempre stato un sognatore solo che poi, quando i sogni ti prendono e ti sbattono per terra, quando i sogni rimangono tali e rimangono lì a sottolineare come non saranno nient'altro che tali per tutta la vita allora, sai, per un attimo preferire non essere un sognatore...

Un abbraccio

Anonimo ha detto... @ 27 gennaio 2009 alle ore 15:38

Io al riguardo sono nata già "imparata"!:D

Pensieri ha detto... @ 27 gennaio 2009 alle ore 16:38

Io oramai ho smesso di sognare un bel po' di tempo fa...

Un bacio...

Sara ha detto... @ 27 gennaio 2009 alle ore 16:50

Tu sei un'aquilone e lo sai di cosa hai bisogno vero?

;-)

dritte al cuore..proprio oggi che avevo deciso che essere emotivi è troppo,per questo mondo...

un bacione

Bk ha detto... @ 27 gennaio 2009 alle ore 18:57

@Mio: ma hai scritto un papiro!! :-D!! Scherzi a parte, sono contento di avere ispirato dei pensieri profondi. In fondo basta raccontarsi...
@Spippy: il bimbo che è in noi ora è grande e può guidare... bisognerebbe ricordarselo. Possiamo fare cose ora che allora ci scordavamo... perchè non approfittarne? Un bacio grande!
@Minaharker: sei solo tu che decidi se tutto è possibile o no. Grazie lo dico io a te...

Bk ha detto... @ 27 gennaio 2009 alle ore 19:00

@Sabrina: come si fa a perdersi in autostrada??????? :-D Un bacio grande Sà...
@Veneris: vero... mai rinunciare. Basta non scordarselo!
@Baol: i sogni sono la benzina, non il viaggio. Non te lo scordare... il viaggio è sorpresa.

Bk ha detto... @ 27 gennaio 2009 alle ore 19:05

@Guernica: e allora nataimparata, fai ripetizioni a tutti quello che lo hanno dimenticato! (è bello rivederti ogni tanto... :-D)
@Shaina: e allora devi farti un giro in soffitta e provare a cercarli quei sogni... soffiaci su... e quando va via la polvere lasciati emozionare da quanto sono belli... perchè sono i tuoi. E di nessun altro.
@Sara: si tanguera... certo che lo so! Essere emotivi forse è troppo per il mondo, ma è appena sufficiente per se stessi, per potersi guardare e volersi ancora bene. Un bacio!

M!KA ha detto... @ 27 gennaio 2009 alle ore 19:34

fermamente convinta che se crescessi morirei, resto aggrappata con tutte le mie forze alla parte "magica" di me, quella della ragazzina, della sognatrice, della folle artista.. ci resto appiccicata perchè ho paura di perderla, quella ragazzina.. perchè a parlare con lei mi trovo bene, perchè sa darmi consigli semplici e "di cuore" se ho dei problemi.. perchè, forse, senza di lei, M!KA non esisterebbe.. ci sarebbe solo michela, coi suoi anagrafici, senza emozioni, paure e speranze.. ne ho tanti di acquiloni.. perchè metterli in soffitta? a te, un abbraccio forte forte!

Anonimo ha detto... @ 27 gennaio 2009 alle ore 22:00

per quale assurdo motivo smettere di rendere felice la nostra esistenza?fai quello che vuoi quando vuoi...come sempre,,,come la cosa che sai fare meglio...a noi...ti aspettiamo tra pochi gfiorni qui on olanda!!!baci che bello.marco

Prisma ha detto... @ 28 gennaio 2009 alle ore 14:36

In soffitta, invece dei sogni, mettiamoci la paura!

Bk ha detto... @ 28 gennaio 2009 alle ore 17:54

@Mika: è la parte più bella di noi... quella che forse che ancora si ricorda quando eravamo magici...
@Marco&Pina: arrivooooooooooo!!
@Museum: splendida idea... basta convincersi che non serve... ;-)

desaparecida ha detto... @ 31 gennaio 2009 alle ore 09:58

ti ho letto giorni fa e non ti ho commentato.
ti rileggo adesso ed ho difficoltà a commentarti....qualcosa vuol dire,no?

Non ho paura di sognare ma ho molta paura di arrivare a desiderare fortemente i miei sogni e in questo periodo mi fermo un attimo prima di respirare.

Un bacio

Barbara ha detto... @ 3 febbraio 2009 alle ore 18:40

Me la sono concessa una bella passeggiata sul mare qualche giorno fa ed avrei riprovato anche oggi, se non diluviasse in questo modo. Un salto veloce da te per salutarti e dirti che sono tornata a scrivere, anche se per un po' dovrete sopportare il mio acuto dolore. Ma che hai fatto al blog? Che bello. Ti abbraccio.