mercoledì, dicembre 03, 2008

Una cassetta ed un pò di benzina



Una cassetta ed un pò di benzina.
Non mi ci voleva molto per essere felice
a 18 anni. La patente appena presa.
Papà che ti lasciava la macchina
Ma dove devi andare? In giro...
In giro dove? In giro...
Sempre la stessa cassetta, quella che
mi accompagnava nelle uscite di quegli anni:
tutto Titanic e in coda tutto La Donna Cannone.
Le prime note di Belli Capelli per me vogliono dire
folle, quadro, accensione, un filo di acceleratore,
prima, via la frizione ed una sensazione di felicità
e libertà assolute.
Dimenticavo tutto, il mondo scompariva, ero io, la mia
Giulietta 1600, la musica di De Gregori a farmi da colonna
sonora e strade infinite da percorrere.
Non è che mi bastasse semplicemente, mi riempiva.
Mi sentivo libero, cambiavo strada ogni volta, il braccio
fuori dal finestrino, cantavo, pensavo, mi perdevo nel
mondo attorno a me, accompagnato da poche note e da una voglia
di vivere irrefrenabile... c'era poco che potesse andare male.
Il mondo era colorato a colori pastello, il mondo suonava come
una dozzina di violini e profumava d'erba tagliata.
Ricordo che a volte l'emozione di quello che pensavo, immaginavo,
sentivo... era così forte che dovevo accostare, aprire il finestrino
e darne un pò al mare, che lui si che ha spalle grosse. Vero?
Ne vorrei ancora di quei momenti, vorrei che tutte le cose che
ho vissuto in questi anni non mi facessero da zavorra, vorrei che
tutto quello che ho imparato mi rendesse veramente libero.
Vorrei trovarla ancora una ricetta magica come quella.
Due ingredienti semplici per un animo troppo complicato.
Una cassetta ed un pò di benzina.
Non credo servisse altro.


14 commenti:

Sabrina ha detto... @ 3 dicembre 2008 alle ore 23:42

Non so quale sia la ricetta, a me viene facile lasciarmi tutto alle spalle e sentirmi libera come non sono mai stata...
Mi sa che basta non pensare troppo, ma lasciarsi andare alla vita e premere l'acceleratore, come si faceva a 18 anni...

digito ergo sum ha detto... @ 4 dicembre 2008 alle ore 04:58

eh, caro mio. quando leggo cose così, a me viene da applaudire.

e non chiedermi perché ti voglio bene, eh?

un abbraccio

Unknown ha detto... @ 4 dicembre 2008 alle ore 09:55

non è facile essere spensierati come a 18 anni, ma come dice Sabrina basta non pensare troppo e andare avanti, anch'io sono così...e vedo che tutto sommato, anche se un pò si soffre, la vita procede ed è piena di belle sorprese!

Prisma ha detto... @ 4 dicembre 2008 alle ore 12:35

Meraviglioso...

Bk ha detto... @ 4 dicembre 2008 alle ore 13:47

@Sabrina: se lo dici tu... spero di riuscirci anche io un giorno... di nuovo.
@Digito: :-D grazie fratellone.
@Butterfly: aspetterò le mie sorprese allora...
@Museum: ma grazie...

Veneris ha detto... @ 4 dicembre 2008 alle ore 19:41

Che bello! mi hai fatto ritornare con la mente ai pensieri che facevo quando avevo 18 anni. Allora stavo davvero bene, forse mi accontentavo con poco. Oggi invece non ci riesco più come prima, ma non ne faccio un dramma.

Lady Cocca ha detto... @ 4 dicembre 2008 alle ore 20:26

credo che una sensazione così si possa ancora ricreare.. ok, magari non uguale-uguale, però ci si può provare.. :)

desaparecida ha detto... @ 5 dicembre 2008 alle ore 02:37

Se tu ti ascoltassi quando scrivi post del genere!
Potresti renderti conto che hai preso tanto da allora e che, forse,"belli capelli" ce l'hai dentro,è cresciuta con te,ed ora ti riesce a fare vivere in un oceano confuso alla ricerca di dell'anenone che hai dentro.

Vorrei poterti abbracciare senza dire nulla,anzichè il contrario.
buonanotte sadbrubrufish,ti lascio un sorriso :)

Antonia Storace ha detto... @ 5 dicembre 2008 alle ore 18:32

Mi viene in mente la scena di un libro in cui Lui,seduto sul divano,si scola un bicchiere di rum e tra sè e sè pensa:"Ci vorrebbe anche la pera" ...

Ma perchè ci vuole sempre qualcos'altro per essere felici?Perchè un momento non può essere perfetto nella semplicità e nell'essenzialità di quel che è ? ...

Bravo Bk.

Un sorriso.Antonia.

Mio ha detto... @ 6 dicembre 2008 alle ore 18:38

La ricetta la sto cercando pure per me, Ma da troppo tempo mi scappa il procedimento corretto, perché dico questo? Perché credo che ognuno abbia gli ingredienti per la propria felicità, è che quelli purtroppo non bastano.
Eppure non era tanto difficile, eppure ora lo è. Forse il cosa è cambiato è la risposta, in quel cambiamento c'è la soluzione. Non so.
Buon week-end Bk!

Roberto


PS: ho cambiato se non mi trovassi più è perché ho cambiato lido

desaparecida ha detto... @ 6 dicembre 2008 alle ore 18:57

ma quanto mi piacciono ste parole.....
romantico di un mostro!!!

calendula ha detto... @ 6 dicembre 2008 alle ore 19:28

bellissimo post bellissima domanda, devi fare come le fatine di PETER PAN, hanno il corpo talmente piccolo che cè spazio per un sentimento alla volta dentro di loro, certo è un po riduttivo, ma almeno quando sei felice lo sei incondizionatamente...!!!c...o che lunga da scrivere!!!

Sara ha detto... @ 7 dicembre 2008 alle ore 19:58

prima una cassetta e un pò di benzina, oggi due chiacchiere tra Amici, parole digitate su una tastiera oppure sussurrate piano al telefono e la promessa di rincontrarci, un giorno...

:-)

desaparecida ha detto... @ 9 dicembre 2008 alle ore 10:50

Un bacio :)